I mongoli vivono in case dette Yurta che hanno una struttura capace di resistere al clima estremo della steppa: come sono realizzate.
In Mongolia e in regioni simili, la popolazione vive in una struttura chiamata yurta, progettata per resistere alle condizioni climatiche estreme, tipiche della steppa. La yurta – infatti – può sopportare temperature che variano dai 40 gradi sotto lo zero in inverno e fino ai 40 gradi sopra lo zero in estate. Scopriamo, dunque, qualche curiosità su tali abitazioni che vi capiterà sicuramente di vedere qualora facciate un viaggio in Mongolia.
Yurta, la tipica abitazione della Mongolia
Una yurta è un’abitazione tipica utilizzata dai popoli nomadi dell’Asia Centrale da più di mille anni.
In sostanza, tale tipologia di abitazione, come potete vedere anche nelle foto che vi mostriamo in questo articolo, è caratterizzata da struttura circolare che offre protezione contro il vento forte – tipico di tali aree.
La casa in questione, che vi capiterà di vedere, qualora decidiate di fare un viaggio in Mongolia, è composta da più strati di feltro di lana di pecora che isolano termicamente l’interno e aumentano il peso dell’abitazione, ancorandola – in tal modo – meglio al terreno.
La struttura in legno della yurta è facilmente smontabile e trasportabile, adatta quindi al nomadismo. La yurta è collocata, di solito, in spazi aperti e pianeggianti, lontani da alberi e dalla vegetazione.
Gli elementi che caratterizzano questo tipo di abitazione mongola
Dal punto di vista strutturale, la yurta è caratterizzata da una corona centrale e da una cupola che funge da tetto, supportata da pali.
Inoltre, l’abitazione dispone anche di una porta d’ingresso e da varie sezioni di pareti che si possono aprire. La costruzione di tale tipologia di casa, ad ogni modo, non richiede l’utilizzo di chiodi o viti.
C’è da dire, poi, che l’esterno è isolato con strati di lana di pecora, facilmente reperibile dato che i nomadi si dedicano all’attività della pastorizia, quindi hanno sempre a disposizione tale materiale da inserire all’interno delle proprie abitazioni.
All’interno, inoltre, è presente una stufa, spesso alimentata con escrementi essiccati del bestiame, che, nei fatti, è molto utile per riscaldare l’ambiente.
Per quanto riguarda il design interno, vediamo che la yurta è decorata, in modo vivace e personale: di solito, il colore prevalente è l’arancione. Ci sono, infine, delle decorazioni fatte a mano, tra le quali si possono scorgere simboli religiosi o di buon auspicio: pertanto, come si può facilmente intuire, la yurta funge da abitazione, ma anche da luogo di ritrovo spirituale per la famiglia.