Volete sapere quali sono i migliori abbinamenti vino e chiacchiere da provare nel periodo di Carnevale? Queste dolci frittelle, chiamate nei più svariati modi in giro per l’Italia, sono il simbolo indiscusso del Carnevale, insieme ovviamente alle maschere e ai coriandoli. La scelta del vino da bere in abbinamento è meno scontata di quanto si possa pensare e può essere una decisione piuttosto ardua. Per evitare di rovinare l’esperienza enodegustativa, vi consigliamo di scegliere uno dei 3 abbinamenti consigliati dal sommelier. Siete curiosi di sapere di quali vini si tratta? Scopriamoli insieme.
I dolci inventati per la Regina di Napoli
Sapevate che le chiacchiere si chiamano così per la loro capacità di addolcire e facilitare la conversazione? Nascono da un desiderio espresso dalla Regina di Napoli Margherita di Savoia che chiede al suo cuoco di fiducia Raffaele Esposito delle frittelle da mangiare durante le lunghe chiacchierate pomeridiane con le sue amiche-dame di corte. Il resto è storia.
Anche se esistevano già al periodo degli antichi Romani e la ricetta è pressoché la stessa così come il periodo in cui venivano mangiate (ossia prima della Quaresima), le chiacchiere sono diventate famose soltanto in tempi recenti.
Se sono tra i vostri dolci preferiti di Carnevale sicuramente siete curiosi di sapere cosa bere in abbinamento a queste frittelle dorate. Tutto dipende dal momento della giornata in cui le gustate.
Il vino da abbinare non deve essere necessariamente dolce perché si tratta di un dessert. L’importante è che sia un vino frizzante, fresco, vivace e brioso. La caratteristica principale delle chiacchiere è la friabilità e la croccantezza. Gli ingredienti usati sono semplici, ma una chiacchiera tira l’altra e quindi si finisce sempre per mangiarle una bella porzione. Quindi il consiglio del sommelier è di scegliere una bottiglia in grado di pulire il palato e che non sovrasta la struttura del dolce, ma lo esalta nella sua bontà.
Se siete amanti dei bianchi, vi consigliamo un Cannellino di Frascati DOC. Fresco, delicato, fruttato, nasce dal mix di di uve Malvasia di Candia, Malvasia Bianca, Trebbiano Giallo e Bombino. Non è amaro, anzi è dolce al palato e non invadente e lascia un sapore piacevole in bocca. E’ moderatamente alcolico.
Se preferite invece un rosso da dessert, l’ideale è optare per il Sangue di giuda dell’Oltrepò, vivace e super effervescente. Dolce, fresco, brioso e con sentori fruttati di fragola e ciliegia, questo vino va a nozze con le chiacchiere.
La terza scelta è uno Spumante Asti, fresco, aromatico e vivace. Ovviamente se mangiate le chiacchiere di mattina, al posto del vino vi consigliamo una bella tazza di caffè espresso napoletano.