Il Cirò è un vino DOC che appartiene alla regione vinicola della Calabria, il riconoscimento con con Denominazione d’origine controllata risale al 1969. Ancora oggi è considerato uno dei vini più conosciuti e antichi in tutto il mondo.
Storia del vino Cirò
La storia di questo famoso vino è molto antica, a quanto pare risale al VIII secolo a.C., ai tempi della Magna Grecia. Alcuni coloni dopo essere arrivati sulla costa di Punta Alice fondarono la città di Krimisa, da questa il vino aveva inizialmente preso il suo nome, erano Sibari e Crotone i luoghi in cui si otteneva la migliore produzione.
Sembra che alcuni tipi di vite ancora oggi presenti sul territorio della Calabria, come il greco bianco, il gaglioppo e il mantonico, siano di origine greca.
Il Krimisa (oggi noto con il nome Cirò) era così importante che fu nominato come ufficiale vino delle Olimpiadi, veniva infatti offerto agli atleti che vincevano le gare olimpiche. Per via dell’importante produzione all’epoca erano stati costruiti degli enodotti che collegavano le colline di Sibari con il porto, dove il vino veniva poi imbarcato.
Ecco le diverse tipologie di Cirò
Sono diverse oggi le tipologie di vini Cirò e si distinguono in bianco, rosso e rosato. Quello bianco si ottiene da uve Greco bianco minimo 80%. Il rosato e il rosso sono invece prodotti con il vitigno Gaglioppo.
Il Cirò DOC Rosato ha un odore delicato, con note fruttate e speziate. Il sapore è fresco e gradevole e a seconda della varietà può essere più o meno intenso.
Il Cirò Rosso DOC ha un profumo fruttato, molto intenso e gradevole con aromi di more, ciliegia e prugna. Si presenta con un coloro rosso rubino con rifletti che tendono all’aranciato, ha un sapore strutturato e caldo che con l’invecchiamento diventa sempre più vellutato.
Un importante consiglio da tenere sempre a mente è quello di aprire almeno un’ora prima della degustazione la vostra bottiglia di pregiato Cirò, ciò influirà molto sul suo aspetto, il suo odore e il suo sapore.
Come abbinare il vino Cirò a seconda della sua tipologia
Il Cirò Rosso DOC per poterlo gustare al meglio deve essere servito ad una temperatura di circa 18 gradi e si sposa benissimo con secondi piatti a base di carne rossa. Tra i più consigliati c’è la selvaggina e gli arrosti. In Calabria amano abbinarlo a piatti tipici come i Crostoni con ceci e soppressata, il Capretto alla calabrese, la Fileja con sugo alla nduja e molte altre strepitose ricette.
Il Cirò Bianco DOC si serve ad una temperatura di 10-12 gradi per un’ottimale degustazione e può essere abbinato a piatti di pesce, antipasti, aperitivi, zuppe di pesce e altri ancora.
Per quanto riguarda invece il Cirò Rosato DOC deve essere servito ad una temperatura tra i 14 e i 16° gradi e si sposa magnificamente con primi e secondi piatti a base di pesce. Si tratta però di un vino alquanto versatile, potrete infatti abbinarlo a moltissimi altri piatti.