Nelle fredde serate invernali, ci si può riscaldare con un buon bicchiere di vin brulé. Ecco le sue origini e da quali ingredienti è composto.
Sapete cosa sono il vino rosso e il vino bianco e come sono elaborati e variano l’uno dall’altro, ma che dire del vin brulè? Se vi viene in mente la frase “vino speziato”, avete ragione! È una popolare bevanda natalizia, unica come gli altri vini. Come si prepare il vin brulè? Quali spezie usare? Scopriamolo insieme.
Cos’è il vin brulé
Cos’è il vin brulé? La parola “brulé” significa “riscaldare, addolcire e aromatizzare (una bevanda, come vino o sidro) con spezie.
Il vin brulé, o vino speziato, infatti, è servito e gustato caldo, pertanto è una bevanda perfetta per le feste e per la stagione fredda.
Spesso attribuito agli antichi greci, il vin brulé è bevuto da oltre 2000 anni. Con l’ascesa e l’espansione dell’Impero Romano in tutta Europa, aumentò anche il consumo di vin brulé.
Durante il Medioevo, il vin brulé divenne ancora più popolare, visto che era molto apprezzato dai re. Bisogna sottolineare, però, che l’associazione di tale bevanda al periodo natalizio è rintracciabile, precisamente, a partire dall’epoca vittoriana in Inghilterra. Charles Dickens, infatti, ha menzionato il vin brulé nel suo racconto natalizio, A Christmas Carol.
Gli ingredienti della bevanda
Anche se esistono tantissime ricette diverse per il vin brulé, gli ingredienti di base sono il vino rosso, le spezie, i dolcificanti e/o la frutta.
I vini rossi sono tradizionalmente usati per fare il vin brulé e, sebbene qualsiasi vino rosso possa andare bene, i rossi dolci daranno una base gradevole e dolce, il che significa meno zucchero aggiunto in seguito.
Se usate un rosso secco, tenete presente che potrebbe essere necessario aggiungere più zucchero di quanto richiesto dalla ricetta. Consigliati, in tal senso, Sweet Scarlet, Sangria e Merlot.
Detto questo, anche dai vini bianchi e rosati si ottengono degli ottimi vin brulé. A seconda della ricetta, le spezie più usate sono la cannella, i chiodi di garofano e la noce moscata, ma anche pepe, cardamomo, rosmarino, zenzero e anice stellato. Spesso si preferiscono le spezie intere, piuttosto che quelle macinate.
Alcuni vin brulè includono anche dolcificanti, come miele o frutta: ad esempio, le mele e gli agrumi (solitamente le arance) si abbinano bene alla cannella. A seconda della ricetta, inoltre, si possono aggiungere liquori come brandy, sidro, vodka e così via.
Come preparare il vin brulè
Indipendentemente dalla ricetta che si usa, ci sono diversi punti chiave da tenere a mente quando si prepara la bevanda. In primis, non bisogna mai surriscaldare il vino, poiché gli zuccheri si caramellerebbero.
Inoltre, l’alcol brucia quando è riscaldato, quindi meglio evitare. Se surriscaldato, il vino può avere un sapore simile all’uva passa o allo sciroppo, annullando i sapori fruttati originali che esaltano spezie e dolcificanti.
In secundis, non esagerate con le spezie, poiché potrebbero sopraffare il vino.
In ultimo, aggiungete il dolcificante per bilanciare le spezie. Anche se potete usare lo zucchero bianco, il miele è la scelta perfetta, poiché fornisce alla bevanda un sapore più ricco. In alternativa, potete usare lo sciroppo d’acero e l’agave o arance, limoni, mele, mirtilli rossi, more.