Oggi vi porteremo in un viaggio sulle orme di Che Guevara in America Latina, ispirandoci al libro che lui stesso scrisse al termine di un emozionante viaggio in motocicletta con il grande amico Alberto Granada. Se siete curiosi di saperne di più, non vi resta che seguirci in questa nuova entusiasmante avventura.
Prima di diventare una delle icone popolari più famose della nostra epoca e molto prima della rivoluzione cubana, Ernesto Guevara era solo un cittadino cubano che si era laureato in Medicina nel 1953. L’anno successivo decise di intraprendere un viaggio on the road in moto in compagnia dell’amico di sempre Alberto Granda. Questo viaggiò lasciò un segno indelebile nella sua vita. Le avventure del Che in questo peregrinare in giro per l’America Latina furono raccolte tutte in un libro autobiografico pubblicato nel 1996 dal titolo “Latinoamericana”.
Il Che visitò gran parte dei paesi dell’America Latina (Argentina, Cile, Perù, Colombia, Ecuador, Venezuela e Panamà) e Miami per poi fare ritorno al punto di partenza ossia Buenos Aires. Durante questo viaggio ebbe modo di toccare con la mano le reali condizioni di vita dei popoli latini e divorò le letture di Karl Marx, iniziando a nutrire un forte senso di odio nei confronti degli Stati Uniti d’America.
Il nostro viaggio sulle orme di Che Guevara parte proprio da Buenos Aires e dal noleggiare una moto. Dall’Argentina ci spostiamo in Cile attraversando il Parque Nacional Vicente Perez Rosales, un luogo paradisiaco di laghetti e vulcani. In moto si raggiunge poi Petrohue, una tranquilla cittadina lacustre, e si prende la favolosa strada che costeggia il bellissimo Lago Llanquihue. Lungo il tragitto ci si imbatte nel Vulcano Osorno, meta ideale per amanti delle scalate e del trekking. Il paesaggio è lunare e surreale con la cima perfettamente conica del Volcan Osorno e i 40 crateri tutt’intorno alla sua base. Viene naturale immaginare Che Guevara seduto sull’erba, immerso nei suoi pensieri, a pensare al futuro dell’America Latina come un’unica grande potente nazione.
La tappa successiva è Valdivia, sempre in Cile, una città sempre nebbiosa e molto isolata e da lì, dopo una breve sosta rigenerante, si riparte alla volta di Temuco. Proprio in questa città Che Guevara fece un omaggio all’amato poeta Pablo Neruda e la sua moto giunse al termine della sua corsa. Infatti, come è scritto anche nel libro, da questo punto in poi del viaggio, il Che si sposta in camion.
La tappa successiva è Valparaíso. Seguono una miniera di rame, quella di Chuquicamata e la città (oggi ghost town) di Iquique. La prossima tappa è la città di Arica e proprio qui termina il nostro viaggio sulle orme del Che.
Il senso di questo viaggio è quello di ripercorrere step by step il viaggio che fece l’icona cubana e che segnò in modo indelebile il suo pensiero politico.
Non dimenticate di fare un giro alla Casa Museo del Che ad Alto Gracia in terra argentina, un museo dedicato agli anni della giovinezza di Ernesto, e visitare Rosario, sempre in Argentina, dove vide i natali il mitico Che.