Spezia molto apprezzata e largamente usata in cucina, la senape è tuttavia fra le meno note. E allora, scopriamo tutto sulla salsa di senape, fondamentale per preparare la maionese e la mostarda!
Fra le spezie più caratteristiche per odore e sapore troviamo la senape, che permette di preparare la famosa salsa ed è anche l’ingrediente indispensabile per preparare la maionese e la mostarda. Ma quali sono le sue origini? Andiamo alla scoperta della senape!
Storia della senape
Le prime testimonianze della coltivazione della senape risalgono in India al 3000 a.C. Considerata una spezia pregiata, viene esportata in Occidente, e difatti Greci e Romani la usavano già per conservare mosto d’uva e succhi di frutta.
All’epoca i semi venivamo macinati e sparsi sugli alimenti. Fu durante il periodo romano, dopo che la spezia venne esportata in Francia, che cominciò ad essere consumata come salsa. Dopo aver frantumato i semi, venivano mescolati con miele e aceto e trasformati in salsa.
Visto il successo che ebbe questa spezia in Francia, Carlo Magno la fece coltivare nei giardini botanici dei monasteri situati intorno alla capitale francese. Ben presto si diffuse in altre parti d’Europa, raggiungendo anche l’Inghilterra e la Germania.
La pianta di senape
La senape è una spezia che viene prodotta dalle piante di senape appartenenti alla famiglia delle Brassicacee. La pianta è originaria dell’Asia, ha foglie piccole e allungate, può arrivare a 2 metri di altezza e produce fiori gialli dalla forma a pannocchia. Da qui si sviluppa il frutto dal quale si ottengono tantissimi semi di piccole dimensioni, rotondi e dal gusto piccante. Esistono diverse varietà di senape, ecco le più note:
- Brassica alba – nota anche come senape bianca, raggiunge i 60 centimetri di altezza ed è originaria del Mediterraneo.
- Brassica nigra – nota anche come senape nera, si tratta della prima specie coltivata per ottenere la spezia.
- Brassica juncea – si ottiene dall’incrocio tra la Brassica nigra e la rapa.
I vari tipi di salsa di senape
Diffusa oramai in tutto il mondo, la senape è disponibile in diversi tipi, che hanno dato origine a diversi tipi di salse e condimenti. Eccone alcune fra le più apprezzate:
Senape tedesca
Viene prodotta soprattutto a Dusseldorf, ha un colore scuro e un sapore agrodolce per via dell’aceto e dello zucchero. Aromatizzata con spezie ed erbe, è perfetta per condire salsicce e wurstel.
Senape francese
Parlando di senape francese ci si riferisce alla senape di Bordeaux e a quella di Digione. Quella di Bordeaux è scura, ha un sapore agrodolce e si abbina a carne fredda e a insaccati. La senape di Digione è invece quella più diffusa e consumata nel paese, è più chiara e ha un sapore deciso e piccante.
Senape italiana
Quando si parla di senape n Italia il riferimento è soprattutto alla mostarda. Infatti, l’Italia vanta mostarde famose come quelle di Vicenza, Mantova e Cremona. Le mostarde sono delle conserve piccanti a base di frutta come agrumi, mela cotogna, zucchero e senape, aggiunta appunto per conferire il gusto piccante.
Senape inglese
La senape inglese è stata ideata da Jeremiah Colman, un mugnaio che diede vita a questa salsa così diffusa nel paese. La ricetta prevedeva di polverizzare i semi di senape nera e aggiungere ad essi un po’ di quella bianca. Con l’aggiunta della senape bianca il nome della salsa divenne Double Superfine. Al composto il mugnaio aggiunse anche della farina di frumento per renderlo meno oleoso. In Inghilterra la senape viene utilizzata largamente per condire le verdure, i piatti a base di pesce, ma soprattutto il roast beef!