Le cose e i posti migliori da visitare durante un viaggio di Natale a Riga, magica capitale della Lettonia.
La Lettonia è una nazione dell’Europa nordorientale e al centro dei tre stati baltici (un termine dato ai Paesi dell’Europa nordorientale situati sul Mar Baltico, ossia Lituania, Lettonia ed Estonia).
Annessa all’URSS nel giugno 1940, è diventata indipendente il 21 agosto 1991. La Lettonia è entrata a far parte dell’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO) e dell’Unione Europea (UE) nel 2004.
Come i suoi vicini baltici, tale nazione ha cambiato direzione, adottando una politica basata sul libero mercato a partire dai primi anni ’90. La capitale e la città più grande è Riga.
Con una forte vena pagana e cristiana, i lettoni commemorano il Natale (o il Solstizio d’inverno) con entusiasmo e fervore.
Poiché il primo albero di Natale al mondo fu eretto a Riga nel 1510, la Lettonia ha diritto al titolo di “Casa del Natale” tanto quanto il Polo Nord.
A Riga, anche se non è un bianco Natale, si può facilmente entrare nello spirito natalizio, semplicemente seguendo l’aroma del pan di zenzero e del vin brulè venduto tra le bancarelle dei mercatini di Natale, che mettono a disposizione scialli, guanti, calzini fatti a mano, candele profumate, cucchiai artigianali e lavorazioni in legno.
Il principale mercatino di Natale è al Doma Laukums (Piazza del Duomo), dove è allestito l’albero di Natale principale con il Rigas Doms (Cattedrale di Riga) sullo sfondo. C’è, poi, il mercatino di Natale in Piazza del Municipio, a circa 400 metri da Piazza del Duomo.
La Porta Svedese fu costruita come parte delle mura della Città Vecchia di Riga durante il Medioevo e fungeva sia da fortezza che da confine essenziale per le funzioni commerciali.
Era, inoltre, uno dei pochi ingressi alla città, che offriva accesso alle caserme fuori dalle mura. Fu costruito nel 1698, dopo la fine della guerra polacco-svedese, quando il Regno svedese conquistò la città, dando inizio a un regno tra il 1629 e il 1721.
Come molte altre strutture del Medioevo, anche questa ha una leggenda. In passato, nel luogo in cui si trova la Porta Svedese, c’era la casa di un ricco mercante.
Come ogni altro commerciante dell’epoca, doveva pagare una tassa per portare oggetti nella città di Riga. Poiché era un commerciante intelligente, pensò: “Invece di pagare, preferirei liberarmi della mia casa e costruire invece un cancello“. Perciò lo fece e così che nacque la Porta Svedese.
La Cattedrale della Natività di Cristo di Riga è la più grande cattedrale ortodossa dei Paesi baltici, sopravvissuta all’era sovietica come planetario e ristorante. Oggi è diventata una struttura sacra, dove si svolgono regolarmente le funzioni religiose ortodosse.
Fu progettata da Nikolai Chagin in stile neo-bizantino, tra il 1876 e il 1883, quando la nazione apparteneva all’Impero russo.
Il progetto preliminare non prevedeva il campanile. Poiché lo zar russo Alessandro II, però, fece un regalo a sorpresa (12 campane), lo stile fu arricchito con un’altra cupola per le campane. L’inaugurazione avvenne il 28 ottobre 1884.
Costruita nel 1935, per celebrare l’indipendenza della Lettonia, questa statua simbolica – nel centro storico – raffigura l’immagine della Libertà che tiene tre stelle nelle mani tese, a significare l’unità della nazione.
Secondo la leggenda, Stalin si preparò a farlo saltare in aria dopo la Seconda Guerra Mondiale, quando la Russia occupò la Lettonia, ma Vera Muhina, nata a Riga e allieva di K. Zale, lo difese e, così, sopravvisse ai tempi sovietici.
Durante il periodo della Perestrojka, il Monumento alla Libertà era il luogo principale delle riunioni. Nel 1994 è stato il luogo in cui Bill Clinton ha sostenuto il Baltico indipendente per conto dell’America.
La statua è stata ricostruita nel 2001: oggi ha due Guardie d’Onore che marciano, accompagnate da un altro soldato che le osserva da lontano.