Da qualche anno la cucina vegana sta raggiungendo sempre più persone così come la mentalità e lo stile di vita vegano. Qualcuno però non riesce a capire il perché di alcune decisioni, come quella di non mangiare il miele. Ecco la verità sul miele che pochi conoscono.
Parliamo di stile di vita vegano perché una persona che sceglie di mangiare vegano quasi sempre ne fa una vera e propria idea di vita che lo influenzerà in ogni decisione della sua vita. Questo stile di vita è basato essenzialmente sull’evitare qualsiasi prodotto di origine animale. Quindi non si limita alla carne ma a tutto ciò che è derivato da essi. A differenza del vegetariano, il vegano non mangia latte e latticini, ne uova. Ma starà attento anche a ciò che indossa accertandosi che non sia in alcun modo di origine animale. Pelle, pelliccia, lana, ad esempio derivano dagli animali e per questo motivo non sono assolutamente utilizzati.
Le motivazioni sono essenzialmente etiche ovvero spinte dal volere il benessere degli animali che in questo modo viene invece, a lor dire, meno. Ed è particolarmente vero negli allevamenti intensivi dove gli animali vengono molto sfruttati per il semplice volere dell’uomo che li utilizza per i suoi interessi. Anche se in questo argomento ci sono molte idee discordanti, noi rimaniamo del parare che ognuno ha la libertà di scegliere quello che crede più giusto e migliore per se e per gli altri. Per questo rispettiamo ogni scelta altri nel campo alimentare. C’è però sempre la curiosità di sapere il perchè di alcune scelte anche solo per amore della conversazione. Ed è proprio per questo che oggi ci siamo imbattuti in un quesito riguardo un alimento che i vegani non mangiano, ovvero il miele.
Diciamo che capire la motivazione per la quale il miele non viene consumato dai vegani non è difficile. Essenzialmente è un prodotto di origine animale, anche se per alcuni gli insetti non lo sono, in effetti fanno parte dalla famiglia animale. Anzi fanno parte della famiglia degli animali più grande di tutta la terra. Pur tenendo conto di questo, analizzando il processo di coltura del miele, qualcuno obbietta dicendo che in fin dei conti le api non soffrono o non vengono maltrattate, ne uccise in questo processo. Ma come avviene? Partiamo con il dire che l’apicultore favorisce l’ambiente per la crescita delle api, quindi diciamo che prepara loro una “casa” accogliente da arredare a loro piacimento. Quando le api iniziano ad abitare e sviluppare il proprio alveare gli apicultori fanno tutto il possibile per proteggerle e tutelarle.
Diciamo però che l’apicultore si paga il “fitto” di questo servizio, prelevando parte del miele che le api producono. Tuttavia ne viene prelevata solo una piccola parte, mentre il resto viene lasciato alle api che lo utilizzano per nutrirsi. Quindi le api non vengono lesionate o maltrattate per i fini dell’uomo, ma in un certo qual modo vengono tutelate grazie alla coltura del miele. Nonostante ciò ogni realtà e a se quindi, se questo ragionamento appena fatto è reale per gli apicultori che producono un miele puro e biologico, non è sempre vero per le produzioni industriali. Ed è proprio questo il motivo che spinge i vegani a non consumare miele, perché ritengono che questa raccolta eccessiva fatta a livello industriale, causi danni agli insetti.
Ma se il miele non viene utilizzato come lo sostituiscono? Con dolcificanti vegetali come ad esempio lo sciroppo d’acero o lo sciroppo d’agave, anch’essi ricchi di zuccheri naturali ma più salutari dello zucchero.