Le uova in camicia sono una delle preparazioni più amate. Un piatto che definire versatile sarebbe riduttivo, perché le possiamo consumare ad ogni pasto, in base a cosa decidiamo di abbinarle. Tanta semplicità segue però un procedimento di preparazione che richiede estrema attenzione. Con i trucchi che vi sveliamo oggi siamo certi non avrete più problemi.
Morbide, all’esterno, dal ripieno liquido e gustoso, le uova in camicia sono consumatissime soprattutto a colazione o durante i brunch, spesso con toast, salmone, pane fresco. Chiunque avrà fallito almeno una volta nel prepararle. Il rischio più grande è che l’albume a contatto con l’acqua si sfilacci e non si racchiuda a guscio attorno al tuorlo, che finisce così per attaccarsi alla pentola, creando così un uovo cotto a metà e spesso inutilizzabile. Eppure ci sono diversi metodi per evitare questo sgradevole quanto comune inconveniente.
Uova in camicia, sapete come non farle attaccare?
Che le consumiate così in purezza condite solo con del sale o mollemente adagiate su del pane con burro, o meglio ancora come copertura di un goloso avocado toast, le uova in camicia o uova poichè che dir si voglia, sono un vero must. Lo potremmo definire la star dei brunch. O perché no anche per una cena leggera.
Se vi chiedessimo come prepararlo sapreste rispondere? Rovesciare l’uovo in una pentola di acqua bollente e attendere che si rapprenda. Ci avviciniamo sì, ma occorre prestare attenzione a non far attaccare l’uovo sul fondo della padella.
Il principale trucco è quello dell’aceto. Molti sottovalutano questo ingrediente, ritenendo che caratterizzi troppo il sapore finale del piatto. In realtà ne basta un cucchiaino nella pentola ricca di acqua. E non un aceto qualsiasi, ma quello di mele. Assolutamente vietato l’aceto balsamico.
Rompete l’uovo in una ciotolina, vi aiuterà a versarlo con facilità. Create un vortice con un cucchiaio nell’acqua precedentemente aromatizzata all’aceto e versate l’uovo al centro del vortice. Farà tutto da solo e l’albume si richiuderà a guscio intorno al tuorlo. Un paio di minuti di cottura ed eccolo pronto. L’aceto avrà fatto la magia. Si occupa infatti di acidificare l’acqua e ne abbassa il PH. In questo modo le proteine dell’albume non si disperdono, non possono attaccarsi e si solidificano più velocemente.
Il metodo del mestolo
In questa maniera potrete cuocere anche più di un uovo alla volta senza paura di farlo attaccare. L’importante è scegliere però una pentola dai bordi alti. Di solito è consigliato sceglierne una da circa di 10 centimetri. In questo modo l’acqua sarà sufficiente per lasciare galleggiare le uova, che ovviamente non rischiano di attaccare alle pareti.
Se ancora non vi sentite sicuri potete provare anche il metodo del mestolo. In questo caso l’uovo verrà sgusciato direttamente in un mestolo o in colino a trama fitta e posto a contatto, ma non immerso nell’acqua. Il calore del bollore lo farà solidificare. Se opterete per il colino, scenderanno nell’acqua solo le parti più liquide dell’albume, mentre il resto si rapprende.
Siete ora pronti a gustarle come e quando preferite!