Diamo uno sguardo ai più bei siti patrimonio dell’umanità
Canale Rideau, Canada
Il canale Rideau è una via d’acqua artificiale che unisce le città di Ottawa (sull’omonimo fiume) e di Kingston (sul lago Ontario), nella provincia canadese dell’Ontario. Esso venne inaugurato nel 1832 e a tutt’oggi conserva la maggior parte delle sue strutture originarie intatte. Il sistema di canali sfrutta alcune parti di fiumi minori (come il Rideau e il Cataraqui) e alcuni piccoli laghi. Si tratta del più antico sistema di canali in uso ininterrottamente in Nordamerica e, nel 2007, è stato inserito nell’elenco dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.
Mosi-oa-Tunya/Cascate Vittoria, Zambia e Zimbabwe
Le Cascate Vittoria (Victoria Falls) sono tra le cascate più spettacolari del mondo. Si trovano lungo il corso del fiume Zambesi (o Zambezi), che in questo punto demarca il confine geografico e politico tra lo Zambia e lo Zimbabwe. Il fronte delle cascate è molto lungo, più di un chilometro e mezzo, mentre la loro altezza media è di 128 metri.
La loro spettacolarità è dovuta alla geografia particolare del luogo nel quale sorgono, una gola profonda e stretta, che permette quindi di ammirare tutto il fronte della cascata dall’altra sponda, esattamente davanti al salto.
David Livingstone, il celebre esploratore scozzese, fu il primo occidentale a visitare le cascate il 16 novembre 1855. Esercitando l’antico diritto d’ogni esploratore, diede loro il nome dell’allora Regina d’Inghilterra, la Regina Vittoria, esse tuttavia erano già note localmente con il nome di Mosi-oa-Tunya, il fumo che tuona.
Le cascate fanno parte di due parchi nazionali, il Mosi-oa-Tunya National Park in Zambia ed il Victoria Falls National Park in Zimbabwe, e sono oggi una delle attrazioni turistiche più importanti del sud del continente africano. Le cascate Vittoria sono patrimonio dell’umanità protetto dall’UNESCO.
Parco nazionale dell’Iguazú, Argentina
Il Parco Nazionale dell’Iguazú (in spagnolo Parque Nacional Iguazú, in portoghese Parque Nacional do Iguaçu) è un parco nazionale situato al confine fra l’Argentina ed il Brasile e il confine è stabilito dall’omonimo fiume. La parte argentina del parco si trova nel nord della provincia di Misiones, mentre la parte brasiliana del parco si trova nella parte sud-occidentale dello stato del Paraná. Si estende su un’area di circa 2.250 km², dei quali 550 in Argentina e 1.700 in Brasile.
Il parco venne creato nel 1939 e comprende uno dei più famosi paesaggi naturalistici di tutto il Sudamerica, le Cascate dell’Iguazú, immerse nella foresta tropicale. Sia la parte argentina che quella brasiliana del parco vennero inserite nell’elenco dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO, la prima nel 1984 e la seconda nel 1986.
Parco nazionale Los Glaciares, Argentina
I suoi limiti da ovest seguono sempre la linea divisoria internazionale Cile-Argentina fra i paralleli 49 e 50 Sud (dal monte Fitz-Roy fino al Cerro Stokes) includendo parte dei Ghiacci Continentali e tutti i ghiacciai che scendono verso il lato orientale.
A causa della sua importanza paesaggistica da una parte, e per la sua flora e fauna in pericolo di estinzione dall’altra, l’UNESCO lo dichiarò Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Oltre all’Amministrazione Centrale a El Calafate, il parco dispone di quattro sezioni distaccate (Lago Roca, Río Mitre, Glaciar Perito Moreno ed El Chaltén) permanentemente abilitate, dove i visitatori possono aver accesso a informazioni sulla zona.
Timbuktu, Mali
Timbuctù o Tumbutu in Koyra Chiini (altre varianti: Timbuctoo, Timbuktu, Timbouctou, Tombouctou), è un’antica città del Mali (nell’Africa Sahariana), considerata la capitale di uno dei veri quattro sultanati (salvo il sultanato supremo di Costantinopoli). Amministrativamente è un comune urbano, capoluogo del circondario e della regione omonimi.
Grazie alle sue caratteristiche è stata dichiarata Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO ed è stata proposta come una delle sette meraviglie moderne.
Machu Picchu, Peru
Il Machu Picchu o Machu Pikchu è un sito archeologico inca situato in Perù, nella valle dell’Urubamba, a circa 2.430 m s.l.m.Il nome, deriva dai termini quechua, machu (vecchio) e pikchu (cima o montagna).
Fa parte dei Patrimoni dell’umanità stilati dall’UNESCO. Nel 2003, più di 400mila persone hanno visitato le rovine e l’UNESCO ha espresso preoccupazione per i danni ambientali che un tale volume di turisti può arrecare al sito.
Le autorità peruviane, che ovviamente ricavano dei notevoli vantaggi economici dal turismo, sostengono che non ci siano problemi e che l’estremo isolamento della valle dell’Urubamba sia, da solo, sufficiente a limitare il flusso turistico. Periodicamente viene proposta la costruzione di una funivia per raggiungere la città dal fondovalle, ma finora la proposta non è passata. La località è oggi universalmente conosciuta sia per le sue imponenti ed originali rovine, sia per l’impressionante vista che si ha sulla sottostante valle dell’Urubamba circa 400 metri più in basso
Acropolis, Grecia
L’acropoli di Atene si può considerare la più rappresentativa delle acropoli greche. È una rocca, spianata nella parte superiore, che si eleva di 156 metri sul livello del mare sopra la città di Atene. Il pianoro è largo 140 m e lungo quasi 280 m. È anche conosciuta come Cecropia in onore del leggendario uomo-serpente Cecrope, il primo re ateniese.
L’Acropoli è stata dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1987
Grande muraglia cinese
Una delle opere architettoniche più impressionanti e più grandiose è certamente la Grande Muraglia Cinese. Anch’ essa fa parte delle sette meraviglie del mondo.
I Cinesi sono soliti chiamarla Wan-li Ch’eng, che significa letteralmente muro dei diecimila li. Quest’ ultimo è un’ unità di misura che coinciderebbe a cinquecento metri: la muraglia dovrebbe quindi correre per circa cinquemila chilometri, ma in realtà sono molti di più.
Attraverso accurate e abbastanza precise misurazioni, si è riuscita a stabilire la sua lunghezza: sarebbe di circa 8850 chilometri. Il suo spessore era invece di circa dieci metri.
Isole Galapagos, Ecuador
Quando Darwin scoprì le isole Galapagos, che furono considerate un laboratorio naturale, queste erano disabitate.
Oggi, invece, le abitano circa 15.000 persone, concentrate solo in 5 delle 19 isole principali che compongono l’arcipelago delle Galapagos.
L’arcipelago è situato nell’Oceano Pacifico, 1050 chilometri a Ovest del continente americano. Si tratta di un arcipelago di origine vulcanica e le isole sono ricoperte da roccia lavica e dai resti di antiche colate magmatiche. Le isole fanno parte della Repubblica dell’Ecuador e sono rimaste disabitate fino al 1832, anno in cui vennero annesse al paese.
Con un’apparenza quasi preistorica, data da crateri spenti, giungle di bambù alti venti metri, grovigli di mangrovie, deserti di lava, tartarughe gigantesche e iguane che sembrano dinosauri, le isole sono un sogno per coloro che amano la natura, che qui è ancora incontaminata, ed offrono paesaggi a dir poco stupendi.
Le isole Galapagos oggi sono amministrate dal Galapagos National Park Service, che ha allestito 60 siti specifici aperti alle visite, al di fuori dei quali gli ospiti del parco non sono ammessi.