L’alga wakame è una pianta commestibile proveniente dall’ambiente marino. Molto usata nella cucina giapponese si è scoperto avere molte proprietà interessanti. Impariamo a scoprire quest’alga.
L’alga wakame
L’alga wakame si ricava dalla lavorazione di un’alga bruna giapponese. Le sue foglie si presentano con un bel colorito verde e un sapore molto particolare. Dall’aspetto delle foglie si può capire la qualità del prodotto. Se le foglie sono larghe e la nervatura centrale è spessa, vuol dire che l’alga è di ottima qualità, viceversa se le foglie sono sottili così come la nervatura centrale, vuol dire che la qualità è scarsa.
Questa particolare alga cresce sui fondali rocciosi e predilige temperature abbastanza basse per crescere. Ritenuta una pianta infestante per la sua eccessiva estensione, nel 2000 è stata inserita nella lista delle specie indesiderate. Per la sua raccolta si utilizzano funi e rastrelli, una volta raccolti vengono immediatamente seccate oppure vengono alternate in acque calde e fredde e poi successivamente essiccate.
Conservazione e vendita
La procedura di “scottatura” dell’alga, prima dell’essiccazione o della vendita in generale, deriva dalla tradizione giapponese. Questa tecnica viene usata per conferirle un colore più intenso e sfavorisce la crescita di batteri. Grazie al seguente passaggio, il prodotto è più facile da commercializzare poiché mantiene la sua freschezza più a lungo.
Nel paese d’origine l’alga wakame viene venduta fresca, come verdura appena raccolta. Nei paesi asiatici l’unico processo di lavorazione che vede, prima della vendita, è la scottatura così da essere pronta per il consumo. Nel nostro paese invece, come nel resto del mondo, la si trova essiccata, in questo modo resiste al tempo e ai viaggi.
La si trova in negozi che vendono prodotti tipici asiatici o in negozi online in fasce di prezzo molto diverse.
Come usare l’alga wakame in cucina
Il sapore di questo alimento, a differenza delle alghe in genere è abbastanza delicato. In Giappone è usata in un gran numero di ricette, a partire dalle zuppe fino alle insalate. Un piatto molto usato e fresco in cui la ritroviamo è l’insalata alga wakame e cetriolo con aggiunta di salsa di soia.
Nel nostro paese, come abbiamo accennato, la si ritrova essiccata. Prima di utilizzarla è quindi necessario immergerla in acqua tiepida per una ventina di minuti. Ora sarà pronta per utilizzarla nelle varie ricette.
In cucina viene utilizzata nella forma secca, sbriciolata sui piatti a base di riso per donare sapore. La base della pianta, invece ha un sapore più sapido ed è utilizzato per preparare zuppe o viene consumata fritta.
Proprietà e controindicazioni
L’alga wakame ha molte proprietà benefiche, è ricca di vitamine del gruppo B e C, ma anche di ferro e magnesio. Ha pochissime calorie e carboidrati ma ha un alto potere saziante. La presenza di fucoxantina, che le dona il suo caratteristico colore verde, secondo alcuni studi, aiuterebbe il metabolismo dei grassi. I minerali che la compongono, così come l’omega 3, fungono da antinfiammatorio naturale.
Se utilizzato in dosi minime, quest’alga non crea problemi o controindicazioni. Tuttavia la presenza di sodio contenuta in essa, potrebbe risultare un problema nelle persone che soffrono di obesità o ipertensione.