Avete mai sentito parlare di Sleep Tourism o turismo del sonno? Questo trend in costante crescita sta conquistando sempre più viaggiatori che decidono di impostare la loro vacanza non in maniera attiva, ma in modalità “total relax”. Se siete curiosi di saperne di più, non vi resta che continuare la lettura e poi programmare il vostro prossimo viaggio!
Cos’è il turismo del sonno?
Lo Sleep Tourism è un nuovo modo di concepire la vacanza che mette al centro dell’esperienza del viaggiatore il dormire come attività principale. Il relax totale è l’unico vero mantra e l’abbandono di ogni stress e pensiero legato alla frenesia della nostra vita quotidiana.
Per capire di cosa si tratta basta tradurre letteralmente l’espressione inglese: Sleep Tourism significa “turismo del sonno”.
Questo nuovo modo di viaggiare nasce dal desiderio sempre più frequente dei viaggiatori di andare in vacanza per staccare la spina, rilassarsi, riposare, ma soprattutto dormire di più.
Quante volte a causa degli impegni quotidiani tra casa e lavoro ci concediamo solo poche ore di sonno a notte con il risultato di un forte stress diurno, una sensazione costante di ansia e nervosismo e un calo del rendimento professionale?
Per impostare la propria vacanza in modalità Sleep Tourism basta scegliere destinazioni lontane dal turismo di massa e optare per sistemazioni che offrono il massimo comfort e relax, come ad esempio camere insonorizzate, aromaterapia, massaggi, terme, ma anche materassi e cuscini confortevoli.
Il turismo del sonno è esattamente l’opposto della vacanza attiva, ovvero del tipo di vacanza dove il focus non è assolutamente il riposo e il dormire, ma il dinamismo e il fare tante diverse attività all’aperto, sport, escursioni ecc.
Perché si è diffuso lo Sleep Tourism?
La voglia di relax anche in vacanza deriva dal fatto che la maggior parte dei viaggiatori conducono una vita quotidiana molto frenetica e stressante, sempre di corsa e con poco tempo da dedicare al proprio benessere psico-fisico e al riposo.
La pandemia ha avuto un forte impatto sulla vita delle persone e sulla qualità del sonno. Secondo recenti studi, il 75% delle persone dopo la pandemia dichiara di avere problemi a dormire e di avere disturbi del sonno.
Non solo la pandemia, ma anche il crescente uso dei dispositivi elettronici quali smartphone e tablet hanno aumentato vertiginosamente i problemi di sonno delle persone. Gli esperti consigliano di evitare luce blu e uso di smartphone per le 2 ore prima di andare a dormire.
Dove fare il turismo del sonno in Italia?
Nella nostra bellissima penisola ci sono innumerevoli posti dove poter praticare lo Sleep Tourism e ricaricare le batterie. Basti pensare al Palazzo di Varignana che propone un programma specifico noto come Deep Sleep Programme per curare i disturbi del sonno attraverso un approccio di tipo olistico.
Il Palazzo Fiuggi è un’altra alternativa possibile. Questo centro benessere per corpo e mente propone trattamenti molto all’avanguardia per garantire relax e riposo ai propri ospiti.
C’è anche l’Alma Giardino di Costanza in Sicilia che offre ai suoi ospiti il programma noto come Good Night Sleep, perfetto per chi ha problemi di insonnia.
Se volete spostarvi all’estero invece vi consigliamo il Mandarin Hotel a Ginevra.