In molti conoscono la piadina romagnola, essa è un vero e proprio simbolo della cucina regionale dell’Emilia Romagna, ma ormai è un simbolo mondiale. Eppure avete mai pensato alla piadina romagnola come ad un piatto unico da gustare in estate? Vi svelo come fare.
Benché oggi esistano sul mercato tante versioni commerciali di questo prodotto, la vera e originale piadina romagnola la potrete gustare solo in Emilia Romagna. Comunque per chi non la conoscesse a fondo vediamo di che preparazione stiamo parlando. La piadina romagnola si può definire una tipologia di pane schiacciato. Essa viene preparata secondo tradizione con: acqua, farina di grano, lievito, sale e strutto. Al giorno d’oggi è facile trovare versioni di questa preparazione a base di olio d’oliva, più leggera e soprattutto adatta a tutti.
Ma se si vuole assaggiare la vera e tradizionale piadina romagnola il suo ingrediente segreto e proprio lo strutto. In Emilia Romagna questa preparazione viene utilizzata come pane da servire durante i pasti o viene consumata farcita. Esistono veri e propri locali dedicati alla sola preparazione di questo piatto, poiché può essere trasformato in qualunque cosa, dal salato al dolce. Oggi però vogliamo soffermarci su un ideologia che non viene mai presa in considerazione quando si parla della piadina romagnola, ovvero nella trasformazione d’essa in un piatto unico. Vediamo come possiamo farlo.
Per poter partire a questa trasformazione dobbiamo farci una domanda prima, ovvero: cosa rende una preparazione un piatto unico? La risposta è molto semplice, la presenza di 3 fondamentali ingredienti: proteine, carboidrati, vitamine e minerali. In questo caso partiamo già da una base di carboidrati, ovvero la piadina. Questa può essere di diverse dimensioni, che si aggirano dai 15/20 cm fino ad arrivare anche ai 40 cm di diametro. Ovviamente in base alla grandezza della base, possiamo realizzare tipi diversi di farcia e possiamo anche proporli in modo diverso. Comunque prima di soffermarci su questo, cerchiamo di trasformare la nostra base di carboidrati in un piatto completo.
Dobbiamo aggiungervi le proteine e per farlo possiamo spaziare: carne, salumi, pesce, carpacci di vario genere, tofu, formaggi eccetera. Basta aggiungere almeno 1 elemento proteico all’interno e ci siamo quasi. Non possono mancare le vitamine e i minerali dati dalle verdure. A questo punto in base all’elemento proteico scelto, possiamo spaziare con verdure grigliate, insalate, verdure crude e cotte eccetera. Una volta trovato il mix perfetto di ingredienti il nostro piatto unico è pronto. Ma se volessimo creare qualcosa di scenico da proporre per un pasto con gli amici, come potremmo fare?
Una delle idee più moderne e innovative è quello del sushi di piadina. Per questa preparazione si presta molto bene la piadina dal diametro più grande. A questo punto iniziamo con una base di verdura, meglio quelle a foglia e creiamo uno strato base. Spargiamo quindi il nostro ingrediente proteico soprattutto nella parte centrale. Arrotoliamo e chiudiamo bene con la pellicola trasparente. Lasciamo a riposo in frigo per almeno 30 minuti e poi tagliamo delle rondelle. Il nostro sushi di piadina è pronto per essere gustato.