Ben prima che la festa pagana e commerciale americana di Halloween giungesse qui da noi in Italia, nelle varie regioni della nostra bella Penisola già nei tempi antichi si celebrava il culto dei morti. Ogni regione aveva le sue usanze e tradizioni popolari da onorare nella notte della Festa di Ognissanti. Sapevate per esempio che in Sardegna esisteva una versione locale di “dolcetto o scherzetto” già agli inizi del secolo scorso? Se siete curiosi non vi resta che continuare la lettura e scoprire tante curiosità sulle tradizioni italiane, europee ed asiatiche di Halloween.
Tradizioni di Halloween in Italia regione per regione
Tradizioni di Halloween in Calabria
In Calabria sino agli anni ‘40 del secolo scorso c’era l’abitudine di organizzare veri propri banchetti nei cimiteri la notte di Halloween.
Abruzzo e le tradizioni di Halloween
In Abruzzo, tutt’oggi, è abitudine diffusa lasciare un cero acceso tutta la notte di Halloween sul davanzale della finestra di casa per aiutare i propri cari defunti a ritrovare la via di casa.
Campania e le tradizioni di Halloween
In Campania, e particolarmente a Napoli, è usanza secolare preparare il Torrone dei Morti (O Murticiell) la settimana di Ognissanti. La forma di questo dolce squisito ricorda la bara dei defunti e il gusto è cioccolato e nocciole. Il nome deriva dall’abitudine nei tempi antichi, da parte dei bambini, di portare come omaggio ai defunti nel Giorno di Ognissanti sulla tomba questo torrone. Si era soliti anche allestire una stanza della casa nella notte di Halloween con un banchetto in onore del defunto che doveva rifocillarsi. Sempre nel Napoletano i credenti erano soliti lasciare ceri accesi nella notte più macabra dell’anno per dare sollievo alle anime vaganti del Purgatorio (anime pezzentelle) che, come è risaputo, non aveva ricevuto degna sepoltura in quanto poveri e quindi avevano bisogno di un “aiuto terreno” per smettere di vagare.
Tradizioni di Halloween in Piemonte e Valle d’Aosta
In Piemonte e Valle d’Aosta era abitudine fare grandi falò la notte di Halloween e lasciare in casa la tavola imbandita a festa per i propri cari defunti.
Tradizioni di Halloween in Lombardia
In Lombardia da oltre un secolo, in occasione della commemorazione dei defunti, si prepara il pan di mort.
Emilia Romagna e tradizioni di Halloween
In terra emiliana, invece, il 1 novembre è il giorno della Carità dei morti (ai poveri viene concesso di andare di casa in casa a chiedere cibo e beni di prima necessità e gli viene consegnato tutto ciò che chiedono per non disturbare le anime dei morti).
Tradizioni di Halloween in Toscana
In Toscana c’era un rito di commemorazione dei defunti nella notte di Halloween ed i più piccoli indossavano la sfilza, ossia una collana fatta di castagne bollite e mele. Sin dall’Alto Medioevo in Umbria è abitudine organizzare la Fiera dei Morti la settimana di Halloween durante la quale i cittadini si scambiano bestiame e acquistano cibo.
Puglia e le tradizioni di Halloween
Il nostro viaggio alla scoperta delle tradizioni di Halloween inizia dall’estremo Sud della Penisola. In Puglia nella notte tra il 31 ottobre e il 1 novembre si lascia in casa la tavola imbandita perché le anime dei cari defunti che vagano quella notte hanno bisogno di rifocillarsi. A Orsara, in particolare, nella notte tra il 1 e il 2 novembre si tiene la Notte dei Fucacoste, con tanti grandi falò ad ogni angolo della città e zucche intagliate con all’interno lanterne. Si crede che le lanterne a zucca servano alle anime dei cari defunti a ritrovare la strada di casa.
Sicilia e tradizioni di Halloween
In Sicilia si organizzano le Fiere dei Morti, per commemorare i defunti e dove vengono venduti soprattutto dolciumi. Secondo la tradizione a portare questi dolcetti ai bambini erano i morticeddi ossia le anime dei cari defunti. Ancora oggi in questa regione è comune preparare i biscotti “le ossa dei morti”.
Tradizioni di Halloween in Sardegna
In Sardegna la festa delle anime ha origini che si perdono nella notte dei tempi e forse risalgono all’epoca dei Nuraghi. In particolare ben prima della moda americana di dolcetto o scherzetto, i bambini sardi, vestiti di una tunica bianca e con sacco in spalla, andavano per le case la notte del 31 ottobre bussando alle porte chiedendo “Si onada a is animasa?” (cosa ci date per le anime dei morti?). Per l’occasione le casalinghe erano (e sono) solite preparare pane nero, arance, melagrana, noci e dolci tipici di Saba.
A Orune, in particolare, venivano preparati due diversi pani per maschietti (a forma di uccellino) e femminucce (a forma di bambolina). Ci sono poi numerose leggende sarde sulle Janas, spiriti dalle fattezze di streghe incantatrici che abitano nei sepolcri nella roccia e vagano tra luce e tenebre la notte di Halloween.
Possiamo concludere dicendo che oggi in tutte le regioni d’Italia si celebra Halloween anche intagliando le zucche per i bambini, creando feste di paese, feste per bambini e così via anche nei vari locali con feste a tema.
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