Le tradizioni natalizie nel territorio marchigiano possono variare da provincia a provincia, ma ciò che accomuna sono i piatti tipici. Nel periodo natalizio il fulcro è la tavola.
Piatti tipici del Natale nelle Marche
Ecco allora un tipico menù natalizio nelle Marche:
- cremini fritti e cozze gratinate
- Cappelletti in brodo di gallina (sono realizzati a mano una settimana prima della Vigilia e fatti con ripieno di carne mista come maiale, pollo e manzo)
- Vincisgrassi, una particolare pasta al forno con ragù, la cui origine risale al 1799. (Fu fatta in onore del generale Windisch Graetz che aveva difeso Ancona delle truppe napoleoniche)
- Cappone arrosto o gallina lessa (in dialetto “allessa”)
- Pasticciata, un tipo di arrosto proprio marchigiano
- Passatelli in brodo
- Stoccafisso all’anconitana
- Brodetto di pesce
- Pizza di Natale
- Fustingo, un dolce a base di frutta secca, fichi e mosto cotto che può essere realizzato solo d’inverno. A seconda della località viene chiamato frustìnghe in ascolano, frustingu in fermano e bostrengo in pesarese.
- Cavallucci, cornetti con un impasto a base di noci, cacao e scorze d’arancio
Buon cibo quindi e un bel bicchiere di vino Sangiovese (abbinato alle carni) e Verdicchio (per i piatti di mare) sono alla base di ogni festa natalizia che si rispetti.
Ogni tradizione nel territorio marchigiano è connessa alla campagna, al mondo contadino e della mezzadria. La casa è da sempre e per sempre il fulcro della vita nei periodi di festa ed il focolare che richiama tutti i cari riuniti per condividere momenti di celebrazione religiosi e pagani.
Usanze natalizie nelle Marche
Un evento molto interessante e suggestivo del periodo natalizio è la festa delle candele a Candelara (causa Covid-19 per questo 2020 non si terrà la manifestazione) in provincia di Pesaro. Quest’evento tipico, che si tiene ogni anno (eccetto quest’anno che è rinviato causa emergenza covid) nell’antico borgo medievale di Candelara, risale al Rinascimento. Si narra che un ricco signore di Pesaro fece accendere tre candele in tre differenti posti in città, affermando che il luogo dove la candela avrebbe resistito più a lungo senza spegnersi sarebbe stato da lui scelto per costruire il suo castello.
Proprio in questo luogo avviene ancora oggi la festa delle candele. Per l’occasione tutte le luci della città vengono spente per lasciar il posto alla tiepida luce di migliaia di candele. Suggestivo non trovate? L’evento è accompagnato dal rito della preparazione delle candele in cera d’api e dalla sfilata di ben 35 opulenti signori vestiti come Santa Claus che allietano i bambini.
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