Tradizioni del Natale in Umbria
Il Natale rende tutto più magico e sognante. I borghi umbri non sono certo immuni a questa atmosfera speciale delle feste. Il profumo delle caldarroste e di cannella, il luccichio delle luci natalizie colorate e le canzoncine a tema in sottofondo invadono le stradine dei vari centri storici di Spoleto, Orvieto, Todi e Narni.
Andiamo alla scoperta delle 3 tradizioni del Natale in Umbria più famose e tradizionali.
In Umbria nacque San Francesco, creatore del primo presente vivente al mondo. Pochi sanno però che non fu ad Assisi bensì a Greccio, in provincia di Rieti, che il Santo organizzò il 24 dicembre del 1223 la prima rappresentazione della Natività. In seguito ad un viaggio in Palestina, San Francesco si era recato a Greccio per fermare una calamità (l’assalto dei lupi) e quel borgo gli era parso molto simile a Betlemme tanto da ispirargli il primo presepe vivente al mondo.
Il cuore verde dell’Italia è famoso per essere una terra dalle antiche tradizioni religiose ed usanze secolari. Il periodo natalizio è un momento davvero speciale poiché i borghi si animano di mercatini natalizi, presepi viventi a grandezza naturale, luci colorate e tavole imbandite a festa. Meta imperdibile del Natale umbro è Gubbio dove ogni anno puntualmente viene allestito l’albero di luci di Natale più grande del mondo. Un vero e proprio spettacolo per gli occhi ed un’emozione che scioglie il cuore. Questa ricorrenza è nata nel lontano 1981. Per tradizione l’accensione delle luci sulle pendici del monte Ingino viene fatta ogni anno al tramonto del 7 dicembre, il giorno precedente l’Immacolata. Questa meraviglia natalizia è formata da oltre 700 luci di diversa forma, dimensioni e colore e si estende per 130 mila metri quadrati sulle pendici della montagna, dalle mura della città medievale sino alla basilica di Sant’Ubaldo in cima dove è visibile la stella cometa. Per realizzarlo serve una mole di lavoro non indifferente: oltre 1300 ore e 1000 persone all’opera.
L’albero di Gubbio però non è isolato, ma accompagnato per tutto il periodo delle feste da mercatini natalizi con stand in legno, ruota panoramica ed il laghetto ghiacciato dove pattinare grandi e piccini.
I presepi viventi in Umbria sono una tradizione ben radicata risalente al Santo Patrono, al punto che c’è ogni anno un vero e proprio calendario con date e luoghi per chi intende fare un tour di tutti i presepi e non perderne nessuno. Ma quali sono quelli assolutamente imperdibili? Sicuramente il presepe vivente di San Martino, animato da oltre 130 figuranti, il presepe vivente di San Petrignano d’Assisi con 100 comparse, ma anche quello di Spoleto, Orvieto, Arrone, Foligno, Magione e Preci.
Quella dei Mercatini di Natale in Umbria è una tradizione secolare nonché un appuntamento fisso per gli appassionati da tutta Italia. Artigianato locale, prodotti tipici e atmosfera festiva sono il mix perfetto per chi ama il Natale e la sua magia. Imperdibile è Christmas Land a Gubbio dove è possibile vedere anche il Villaggio degli Elfi e il Regno di Babbo Natale. Da non perdere anche la Casa di Babbo Natale di Todi dove i bimbi possono imbucare le letterine e i mercatini di Perugia e Spoleto.
Il pranzo di Natale comincia sempre da un antipasto, continua con primi e secondi piatti e termina con dolci e un buon spumante dolce o Brut. Vediamo insieme i piatti tipici delle tradizioni del Natale in Umbria, anche se è bene sapere che ogni zona ha piatti che possono variare a seconda della tradizione anche familiare.
Il tipico antipasto umbro a Natale potrebbe presentarsi con crostini di fegatini, ovvero pane croccante con patè di carne o fegatini o anche i crostini con polpa di olive. Si prosegue con galantina di pollo e sott’oli o sott’aceti.
Immancabile anche il tipico tagliere umbro con salumi e formaggi locali.
Fra i primi piatti delle tradizioni del Natale in Umbria si trovano senz’altro i Cappelletti in brodo di cappone fatti a mano in casa.
Gli amanti del gusto invece possono optare per spaghetti alla nursina, ovvero realizzati con tartufo affettato, acciughe, olio, aglio e basilico. Non mancano anche gli agnolotti al sugo o le pappardelle alla lepre o cinghiale.
Il secondo piatto tipico del giorno di Natale in Umbria è il cappone, utilizzato per la preparazione del brodo.
Un altro piatto tipico della tradizione sono le costolette di agnello panate e fritte o preparate alla scottadito. Non manca infine il piccione arrosto ripieno. In moti amano l’oca arrosto o il fagiano in salmì.
Fra i contorni in Umbria si è soliti mangiare i cardi, cotti anche a modo di parmigiana.
Fra i secondi piatti delle tradizioni del Natale in Umbria, fra i più semplici vi sono le salsicce in umido con lenticchie, rigorosamente lenticchie di Castelluccio sopra Norcia con riconoscimento IGP.
Il pranzo di Natale non può che terminare con il dolce, dove vi è imbarazzo di scelta: si parte dal torciglione, dolce con base di pasta di mandorle, si passa poi al Panpepato a base di frutta secca, noce moscata, miele, cannella e cioccolato.
La rocciata invece si presenta a forma di serpente attorcigliato e dal tipico colore rosso dato dall’alchermes. Da non dimenticare anche la pinoccata, un dolce realizzato con pinoli e aromatizzato con vaniglia o cioccolato.
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