Nulla rappresenta meglio la Toscana delle sue tradizioni culinarie ed è soprattutto nel periodo delle feste che queste diventano ancora più vive e forti. Chi non conosce il panforte, il celebre dolce senese a base di mandorle e spezie? Prima di passare “a tavola”, però, vogliamo presentarvi questa terra partendo dai suoi proverbi che sono un po’ i custodi delle tradizioni del natale in Toscana.
La famosa “cena delle 7 cene” ad esempio si teneva il 23 dicembre ed era chiamata così perché in quella cena gli ospiti mangiavano così tanto che sembrava aver mangiato 7 portate. 7 ovviamente non era un numero a caso, ma dal forte valore simbolico. Per la Vigilia di Natale poi c’era il detto “Chi guasta la Vigilia di Natale, corpo di lupo e anima di cane”. Questo invece era una specie di incantesimo o meglio una maledizione che colpisce chiunque rovina la cena che non prevede il consumo di carne.
2 Tradizioni del Natale in Toscana
I riti del fuoco in Toscana
Nel cuore dell’Amiata ad Abbadia San Salvatore si tiene la cerimonia delle fiaccole. Si accende un ceppo e si lascia bruciare senza sosta per tutta la notte della Vigilia. Questo rito si perde nella notte dei tempi. Pare risalga a prima dell’anno Mille quando si illuminava il cammino per i pellegrini lungo via Francigena. Oggi il fuoco, dopo essere stato benedetto, viene portato per le strade cittadine per accendere le altre fiaccole mentre si intonano canti e si beve buon vino locale.
A Monteriggioni ogni anno si tiene un altro rito del fuoco. La notte di Natale ben 4 km vengono illuminati da fiaccole per indicare la via per la grotta dove nacque il Bambin Gesù come più di 2000 anni fa fece la cometa.
A Gorfigliano in Garfagnana ogni anno la notte del 24 dicembre vengono realizzati i Natalecci, famosi per la loro imponenza ed altezza. Ma che cosa sono? Si tratta di costruzioni o meglio torri alte 20 metri, fatte di rami ed arbusti raccolti quando si pulisce il sottobosco. Essendo fatte di frasche, queste torri quando vengono bruciate danno vita a uno spettacolo davvero affascinante. Anche a Minucciano c’è la gara a chi fa il Nataleccio più bello e che brucia tutta la notte.
Il Treno della Befana e il lancio del Panforte
Molto bello per chi ha bimbi piccoli è la gita sul treno della befana, un convoglio a vapore che dal 2005 porta le persone da Firenze Santa Maria Novella a San Piero a Sieve. A Pienza invece si tiene ogni anno il gioco del panforte, che consiste nel lancio di questo dolce su un lungo tavolo di legno senza farlo cadere.
Ti ricordo che se ami leggere le tradizioni del natale regione per regione eccone altre
- Tradizioni natale in Liguria
- Tradizioni natale in Basilicata
- Tradizioni del Natale in Lombardia
- Tradizioni del Natale in Lazio
- Tradizioni del natale in Sardegna
- Tradizioni del natale in Puglia
- tradizioni del natale in Campania
- Tradizioni del Natale in Puglia
- Tradizioni del Natale in Sardegna
- Tradizioni del Natale in Abruzzo
- Tradizioni del Natale in Friuli Venezia Giulia
- Tradizioni del Natale nelle Marche
- Tradizioni del Natale in Emilia Romagna
- Tradizioni del Natale in Molise
- Panettone storia e leggenda
- Pandoro gastronomico salato
- Tradizioni del Natale in Sicilia