Sul territorio italiano ci sono tradizioni natalizie così potenti e suggestive che è difficile non restarne affascinati e profondamente colpiti. Quelle che hanno come protagonista il fuoco hanno un fascino ancor più dirompente e sono uno spettacolo per gli occhi e per lo spirito.
In Molise, nel giorno della Vigilia di Natale, si celebrano tanti riti ancestrali millenari aventi come protagonista assoluto il fuoco vivo e incentrati sulla realizzazione di enormi fiaccole portate in processione per le viuzze del centro storico del paese. Impossibile non restare estasiati da tanta bellezza e tradizione!
Ogni anno ad Isernia e più precisamente ad Agnone si tiene la ‘Ndocciata, un evento di tale importanza che nel 2011 è stato riconosciuto “Patrimonio d’Italia per la Tradizione”. Il nome ‘Ndocciata deriva dal dialetto molisano ‘ndocce e fa riferimento alla sfilata di enormi fiaccole di fuoco che si tiene la notte della Vigilia per le vie di Agnone. Si tratta dello spettacolo del fuoco più magnifico e imponente che si conosca nel mondo.
Chi ha avuto la fortuna e il piacere di assistere all’evento di fuoco e fiamme racconta di una forte emozione indescrivibile a parole, ma che si può solo vivere in prima persona. I portatori delle fiaccole della ‘Ndocciata sono solo uomini, vestiti con indumenti del mondo contadino: mantello nero di lana pesante a forma di ruota con bavero alto legato al collo (la cappa), camicia di panno tessuto a mano aperta fino a metà petto e con solo 4 bottoni, calzoni neri, scarpe di cuoio nero con punta tozza e i proteggi gambe (ru uardacosse) in pelle di capra o di pecora. Alla processione partecipano anche le donne vestite in abiti contadini: calze di lana di pecora, una gonna lunga liscia avanti e plissettata dietro e un fazzoletto bianco triangolare ricamato agli angoli tenuto sul capo (un tempo indossato solo dalle nubili in cerca di marito).
Questo favoloso evento, per volere di Papa Giovanni Paolo II, nel 1996 fu accolto in Piazza San Pietro a Roma per farlo vivere ai fedeli giunti in pellegrinaggio da tutto il mondo.
In provincia di Campobasso, invece, si tiene ogni anno il 24 dicembre sera la Faglia, una sfilata o meglio un rito di fuoco dove si porta invece una sola fiaccola (di 13 metri di altezza, un metro di diametro e dal peso di 30 quintali) portata da 50 uomini in abiti contadini d’epoca.
Il Molise è caratterizzato da zone collinari e da costa che affaccia al mare, quindi la gastronomia e un mix di sapori e piatti gustosi.
Fra i piatti tipici del natale in Molise si trovano:
Fra gli antipasti in Molise il giorno di Natale non possono mancare i salumi come la ventricina, il sagicciotto e la salsiccia di fegato. Gli amanti dei formaggi possono mangiare caciotta frentana, caciocavallo di Agnone e la bufagella fresca.
Non manca poi la frittata di cipolla di Isernia, il calzone di ricotta, le impastate di cavolfiori, broccoli o baccalà
Fra i primi piatti del pranzo di Natale Molisano non mancano:
I secondi piatti molisani del Natale sono spesso a base di carne di maiale e baccalà, fra cui appunto il baccalà arracanato o baccalà gratinato, l’altra variante è il baccalà al forno accompagnato da patate. La trippa con verdure, le frascateglie con polenta e la pampanella di costine al forno.
In alcune case viene offerto anche l’agnello con cacio, uova o olive o gli spiedini di agnello, anche se sono un piatto tipico pasquale del Molise.
Il pranzo di Natale si conclude con dolci tipici molisani fra cui lo zuccotto con crema di liquore molisano e coperto di cioccolato bianco chiamato Milk Pan, le ostie di Agnone ripiene di cacao, frutta secca e miele.
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