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Tradizioni del Natale in Friuli Venezia Giulia

Il Natale è da sempre il periodo più magico dell’anno. Ogni regione italiana ha le sue usanze, riti e tradizioni natalizie tramandate di generazione in generazione e le cui origini si perdono nella notte dei tempi. Il Friuli Venezia Giulia non è da meno, con il suo ricco bagaglio di tradizioni secolari che stanno però a mano a mano scomparendo.

Vediamo ora le tradizioni del Natale in Friuli Venezia Giulia a partire dai modi di festeggiare ai piatti da portare in tavola.

Tradizioni natalizie friulane: Krampus e San Nicolò

Alle ultime luci del giorno, al tramonto di ogni 5 dicembre, in numerose località friulane della Carnia e della Pedemontana è consuetudine festeggiare San Nicolò. Seconda le antiche leggende friulane, questo Santo portava doni (frutta secca, non regali come Babbo Natale) ai bimbi buoni, ma al calare delle tenebre lasciava la popolazione e i bambini cattivi nelle mani di Krampus, esseri mostruosi dalle zampe caprine e dall’aspetto minaccioso che rappresentano il Male e le forze oscure.

Storia del Panettone

A Tarvisio, ogni anno il 5 dicembre, si tiene la sfilata di San Nicolò e dei Krampus. Molto suggestivo il momento in cui il mostruoso Krampus bianco si inchina dinanzi a San Nicolò che esce dalla chiesa: questa scena simboleggia la sconfitta del Male ad opera del Bene. La stessa tradizione è onorata anche a Camporosso, dove all’imbrunire (verso le ore 17) i Krampus rincorrono i bambini cattivi per le strade, ma San Nicolò li chiama sul palco a recitare una preghiera ed espiare le loro colpe. Stessa usanza anche a Fusine in Valromana, a Rutte e a Cave del Predil.

Nelle frazioni di Ugovizza e Valbruna e in quelle di Pontebba e Malborghetto le secolari tradizioni natalizie sono onorate con una fiaccolata casa per casa e la sfilata di San Nicolò scortato dai Krampus. Particolarmente famosa è la manifestazione a Pontebba che richiama ogni anno centinaia di turisti da tutt’Italia ed avviene al suono di tamburi e alla luce di fiaccole. Al di fuori delle località friulane citate, le altre manifestazioni nella regione non sono ufficiali né frutto della tradizione, ma mera esibizione a scopo puramente commerciale.

Missus o Novena di Natale

Nei 9 giorni precedenti il 25 dicembre la comunità friulana, seguendo una tradizione millenaria, si riunisce in chiesa per recitare la preghiera nell’attesa della nascita di Cristo. La preghiera inizia con il canto del Missus, ovvero quel passo evangelico dove si narra dell’annunciazione dell’Angelo a Maria (Lc 1, 26-38).

L’accensione del “Nadalin”

Il Nadalin (detto anche zoc) è un ceppo di legna che, come vuole la tradizione, viene acceso ogni anno la notte della vigilia di Natale e lasciato ardere sino all’Epifania. Si tratta di un’usanza pagana, non cristiana, che prevede la scelta di un ceppo grosso (più grosso è il ceppo, più fortuna arriva al focolare domestico) di quercia, faggio o gelso che viene lasciato stagionare per un anno cosicché la sua durata sia più lunga. L’accensione del Nadalin spetta sempre al capofamiglia o al membro più anziano del nucleo familiare, mentre la cura e la veglia spetta al più giovane.

Nel giorno dell’Epifania il ceppo cessa di ardere e la sua cenere viene usata per benedire i raccolti (viene disposta ai quattro angoli del campo).

Pandoro Gastronomico come prepararlo

Pignarul

Questo è il più antico rito friulano, risalente a un secolare rito pagano collegato al culto di Beleno o Belenu (una divinità celtica). In tempi antichi si facevano anche sacrifici. Oggi si fanno falò in cima alle colline la notte del 5 gennaio. Un altro rito natalizio è il Cidulis che consiste nel lancio da una montagna di rotelle di legno di faggio infuocate.  

Epifania

Sempre secondo un’usanza secolare, si tiene ogni anno a Cividale la Messa dello Spadone con ben 250 persone e durante la quale il Diacono solleva, mostra e benedice la folla con una spada appartenuta al Patriarca Marquardo di Randeck. Altrettanto famosa è la Messa del Tallero, durante la quale il Sindaco offre al Diacono un tallero d’argento simbolo di sottomissione del potere civile al potere spirituale.

Biscotti allo zenzero

Tradizioni del Natale in Friuli Venezia Giulia: il pranzo di Natale

Abbiamo visto che il Friuli Venezia Giulia è ricco di tradizioni natalizie, non possono a questo punto mancare dei deliziosi piatti della cucina friulana da portare in tavola. Vediamo quali sono.

Antipasti del pranzo di Natale friulano

Il pranzo natalizio in Friuli Venezia Giulia ha inizio con l’antipasto come quello delle altre regioni d’Italia, in questa regione la tradizione del Natale vuole che si portino in tavola sfilati alle olive con prosciutto crudo e Montasio. Sfilati alle olive avvolti da fette di prosciutto di Sauris (prosciutto dal gusto leggermente affumicato), il tutto accompagnato da salsa di Montasio.

Non mancano sulle tavole anche taglieri di affettati tipici e verdure sottaceto.

tagliere di salumi antipasti del pranzo di natale friuliano

Primi Piatti del pranzo di Natale friulano

I primi piatti del pranzo di Natale friuliano sono i gustosi  gnocchi di patate in salsa di Montasio e porri, realizzato a base di gnocchi conditi con una crema di porri, besciamella e Montasio.

Un altro primo piatto della tradizione natalizia friuliana sono gli gnocchi di susine, fatti con prugne snocciolate a cui si aggiunge dello zucchero, per poi insaporirli in padella con del burro.

gnochi di susine 1

A chi ama le minestre invece può essere servita la Jota, una minestra a base di fagioli, crauti e patate che richiede una preparazione molto lunga, che spesso inizia già durante la Vigilia. Un’altra minestra è la minestra di riso, o meglio i risi in brodo con i fegatini.

Gli amanti del risotto saranno deliziati dal risotto con il radicchio rosso di Treviso.

risotto con il radicchio rosso di Treviso 1

Secondi Piatti del pranzo di Natale friulano

I secondi piatti del pranzo di Natale friulano sono diversi fra questi citiamo:

  • trippa con sugo e formaggio: piatto povero ma molto apprezzato
  • Gulash: piatto a base di carne, lardo e patate che arriva dalla tradizione ungherese
  • brovada e musetto: piatto a base di musetti con rape lasciate a macerare nelle vinacce, si cucina lessato e si serve con la brovada stessa.

Non può mancare poi il lesso realizzato con gallina, manzo o cappone. La lingua salmistrata è la più prelibata, ma non la amano tutti. Questa viene servita con salse diverse come la salsa verde, la mostarda veneta (mela cotogna, frutta candita e senape forte, o la salsa cren.

Dolci del Natale delle tradizioni del natale in Friuli Venezia Giulia

Il pranzo di Natale non può che concludersi coi dolci tipici natalizi come Panettone e Pandoro, non possono mancare altresì specialità tipiche del Friuli Venezia Giulia come la Gubana e gli Strucchi.

La Gubana è una sorta di focaccia dalla forma tonda e ripiena di frutta secca come noci, uvetta, pinoli e non manca il liquore, mentre gli Strucchi sono piccolini e vengono inzuppati nella grappa.

strucchi di natale

Viene preparato anche lo Presnitz un dolce di pasta sfoglia sottile e ripiena di noci, mandorle e canditi. Infine vi sono le castagnole di Natale, palline di farina e uova che vengono fritte e poi spolverate con zucchero una volta fredde

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Silvia Terracciano

Content Writer Seo, Ghostwriter, Scrittrice amo scrivere sin ad bambina. Appassionata di discipline olistiche e Naturopata diplomata, amante del buon cibo, delle tradizioni e dei luoghi avvolti dal mistero. Giardinaggio e fai da te sono altre delle mie passioni.