Come riporta il sito del comune di Celano, in Abruzzo, il Castello Piccolomini è il segno più importante del medioevo rimasto intatto dal passato. Questa fortificazione tratteggia le vecchie mura della città che sono ancora visibili sin dal 1392, quando l’allora Conte Pietro Berardi diede inizio ai lavori. Ci vollero quasi cent’anni per terminarli e, difatti, l’inaugurazione spetto ad Antonio Todeschini Piccolomini, il nipote di Pio II che ultimò i lavori nel 1463. Se avrai la fortuna di capitare da queste parti non potrai assolutamente dire di no ad una visita tra queste antichissime mura, a tratti medievali e rinascimentali.
La provincia aquilana tra storia e natura
Torri, levatoi e arricchimenti artistici ti riporteranno indietro nella notte dei tempi bui del medioevo. Il comune e i territori circostanti offrono spettacoli storici e naturali tutti da scoprire per cui passerai dall’arte ai parchi naturali in una rilassante cornice verde e rigogliosa. Ovviamente non potranno mancare le pause ristoro, per le quali già saprai che dovrai ordinare il piatto tipico del posto.
Per chi non lo sapesse gli arrosticini in Abruzzo sono un piccolo grande tesoro culinario per cui non potrai non assaggiarne una generosa porzione oppure portare a casa con te una bella scorta fresca per una bella grigliata in giardino. Il tutto sarà innaffiato dall’irrinunciabile Montepulciano d’Abruzzo, il vino rosso rubino DOC che accompagna le carni e i pasti squisiti generosamente offerti da questa straordinaria terra.
Alla scoperta delle Gole di Celano
Se il Castello Piccolomini è un salto nel passato attraverso le edificazioni ben conservate sino ai giorni nostri, la visita alle Gole è una boccata d’aria fresca che ristorerà mente e corpo.
Il vero nome è Gole di Aielli-Celano perché si trovano esattamente a metà strada tra tre comuni in provincia di L’Aquila, ovvero Celano, Aielli e Ovindoli. Quest’ultimo è famoso per le piste da sci che si imbiancano fino a primavera ma tutta la zona è conosciuta anche per il gigantesco parco naturale regionale del Velino Sirente e per altri luoghi di elevato richiamo turistico di appassionati come la Val d’Arano e la Serra di Celano.
Cosa offrono le Gole di Celano
Nell’antico medioevo le Gole erano note come Gole del Foce, un’area fortificata che prendeva questo nome. Si tratta di uno scavo naturale di quattro chilometri compiuto ad opera del Rio La Foce, estuario del torrente Rio Santa Jhona.
Queste incredibili gole separano di netto il Monte Tino ed il Monte Sirente, le cui cime sono tra i 1900 e i 2300 metri sul livello del mare.
Sono considerate come uno dei canyon più suggestivi d’Italia proprio perché offrono scenari incredibili da appassionati di trekking, amanti del verde e fortunati turisti occasionali. Vale certamente la pena visitarle nella bella stagione, quando il sole crea giochi d’ombra con le gole e potrai passarci attraversando queste enormi pareti di roccia che si affacciano su giganteschi panorami verdeggianti intoccati dall’uomo. Un consiglio? Scarpette comode, caviglie e polpacci coperti e abbigliamento traspirante sono fondamentali perché il percorso è sterrato e irregolare.
Ami l’Abruzzo o stai pensando ad una vacanza qui non dimenticare di leggere anche: