Avete mai sentito parlare dei roccocò? Questi, insieme a struffoli, mostaccioli, susamielli, raffiuoli e divino amore sono i dolci tipici del Natale napoletano. Si tratta di ricette antichissime tramandate di generazione in generazione.
Roccocò: storia dei più famosi biscotti natalizi napoletani
Nella top 3 dei dolci natalizi napoletani senza ombra di dubbio sul podio troviamo i famosi roccocò, anche noti come “spaccadenti” per la loro consistenza dura che li rendono difficili da masticare e più facili da intingere nel vino Marsala o nel Vermouth. Sono grossi biscotti rotondi a forma di ciambella. Vengono fatti con un impasto a base di acqua, farina. mandorle. Ma quel profumo particolare e quel sapore unico tipico del Natale viene dato dalla presenza del pisto ( insieme di spezie formate da noce moscata, anice, chiodi di garofano, cannella e coriandolo).
La preparazione non risulta difficile, ma ci vuole un po’ di pazienza e tempo per ben mescolare gli ingredienti ed ottenere un impasto giusto. Una cosa è certa, prepararli in casa rende il Natale più magico per l’aroma inconfondibile che si diffonde in tutta la casa. Caratteristica del roccocò è la mandorla intera che lo rende croccante. La ricetta, secondo la credenza popolare, fu inventata nel 1320 da una monaca del Real Convento della Maddalena di Napoli, che oggi non esiste più e che all’epoca ospitava le ragazze madri. Il nome, invece, pare derivare da una parola francese rocaille (che letteralmente significa conchiglia) ed è un chiaro riferimento alla forma.
Mustaccioli o mostaccioli: i dolci simili ai baffi
Al secondo posto troviamo i mustaccioli o mostaccioli. Si tratta di biscotti a forma di rombo diffusi in tutto il Sud Italia e caratterizzati da una consistenza morbida o croccante e ricoperti di una glassa a cioccolato fondente. Ogni paese ha la sua ricetta tradizionale. I mustaccioli calabresi sono preparati con il miele, quelli pugliesi sono ripieni di cotto di fichi e i mustaccioli napoletani sono insaporiti con le mandorle.
Il nome di mustaccioli è stato dato perché somiglianti ai baffi folti e lunghi che portavano i signori di altri tempi. Sono menzionati anche nelle opere letterarie e teatri partenopei con personaggi con lunghi mustaccioli (baffi).
Caratteristica è la loro diversa consistenza, possono essere più morbidi oppure più duri a seconda del tempo di cottura: morbidi per un tempo non superiore ai 13 minuti, fino a 20 minuti per una consistenza dura.
La ricetta non è difficile, ma prepararli con le proprie mani porta nelle nostre case la gioia delle feste natalizie.
Struffoli, le palline dorate al miele
Gli struffoli sono senza ombra di dubbio i più famosi tra i dolci natalizi napoletani. Sono palline dorate croccanti cosparse di miele ed aromatizzate.
Vengono fritti nell’olio bollente e coperti da canditi e confettini colorati. La loro origine risale alla notte dei tempi. Già erano conosciuti agli antichi Greci. Il nome infatti deriva dal greco strogulos che letteralmente significa pasta sferica.