In Italia siamo abituati a intendere il caffè esclusivamente o quasi come espresso. In realtà, questa bevanda così trasversale, viene consumata a tutte le latitudini ma con modalità estremamente diverse.
Seppur la pianta sia originaria di Yemen ed Ethiopia, il caffè è apprezzato in tutti i continenti, anche se le preparazioni si discostano parecchio tra loro. Nel nostro stesso paese, esistono svariati modi di prepararlo e consumarlo.
Non si tratta però solo di una questione di gusto: il caffè viene infatti apprezzato per le sue diverse proprietà, di cui trovate una lista in questo articolo, fra cui primeggia sicuramente la sua capacità di aumentare lo stato di veglia.
Se le varianti del caffè a livello mondiale sono svariate, noi italiani amiamo differenziarci l’un l’altro optando per svariati tipi di preparazione che, come vedremo, si discostano tra loro per piccoli particolari e per altri decisamente più accentuati.
Un barista sa bene come, nel suo lavoro, solo poche volte riceverà una richiesta generica di “espresso”. In tal senso si va dal ristretto al macchiato, dallo schiumato al corretto fino al lungo.
Al di là di variazioni e richieste particolari del singolo cliente, esistono alcuni tipi di caffè che chiunque lavori nel settore, conosce molto bene. Di seguito proponiamo alcune tra le tipologie diverse di preparazione del caffè più amate dagli italiani.
Il caffè espresso è quello maggiormente consumato in Italia. Si tratta della lavorazione, attraverso macinazione e torrefazione, di caffè arabica o robusta. Il meccanismo di preparazione prevede un sistema di pressione e l’utilizzo di acqua calda. Può essere preparato sia da macchine professionali dei bar, sia da appositi dispositivi domestici.
Il caffè americano non è altro che un caffè espresso che viene allungato a piacimento con acqua calda. Solitamente viene servito come normale espresso ma in tazza grande e, a parte, con un bricchetto di acqua bollente. In questo modo il cliente può “personalizzare” il proprio caffè a piacimento.
Il suo nome deriva dal fatto che viene prevalentemente consumato nei paesi anglosassoni (anche se si sta diffondendo notevolmente anche nel nostro paese).
Il cappuccino non è altro che un espresso preparato in tazza grande e a cui viene aggiunto latte e schiuma. Anch’esso estremamente diffuso nel nostro paese, soprattutto come colazione, può essere arricchito con una spolverata di cacao o cannella.
I baristi professionisti, riescono a compiere dei veri e propri disegni sulla crema, rendendo i cappuccini delle vere e proprie opere d’arte. Anche in questo caso, i clienti possono richiedere variazioni specifiche come il cappuccino chiaro (con caffè espresso ristretto) o scuro (con espresso lungo). Anche la temperatura può essere soggetto di richiesta: si va dal tiepido (ovvero cappuccino normale con aggiunta di latte freddo per moderare la temperatura) a quello bollente, dove invece la temperatura del latte viene aumentata di proposito.
Derivato dal bicerin di Cavour, il Marocchino è un’altra preparazione del caffè particolarmente diffusa, soprattutto nel nord Italia. Si tratta, a grandi linee, di una sorta di cappuccino in tazza piccola a cui viene aggiunto cacao.
Alcuni preparano il Marocchino aggiungendo anche uno strato di cacao intermedio tra il caffè e la crema di latte, o ancora intingendo il bordo della tazzina, prima della preparazione della bevanda, in granella di nocciole, di cocco o di cioccolato.
Un caffè schiumato non è altro che un caffè espresso, macchiato esclusivamente con schiuma e non con latte. Per una preparazione corretta, necessita di un minimo di manualità da parte del barista che deve evitare quanto più possibile la discesa del latte “liquido” nella tazzina.
Detto anche “caffè alla salentina”, si tratta di una tipologia di preparazione che prevede il versamento di un espresso in un ampio bicchiere con ghiaccio e latte di mandorla. Si tratta di una variante particolarmente adatta al periodo estivo, diffusa specialmente nel sud Italia.
L’aggiunta di un po’ di alcolici al caffè, fa di questa bevanda un “caffè corretto”. Tra i principali alcolici utilizzati per la correzione, possiamo citare grappe, sambuca, anice o brandy.
Sempre in abbinamento al caffè corretto, non potevamo ignorare l’irish coffee. Si tratta di un caffè caldo, zuccherato e corretto esclusivamente con whisky irlandese. Una volta preparato, va aggiunta della panna montata. La stessa panna montata a volte trova varianti che la devono arricchita con polvere di cacao o di cannella.
Il già citato Bicerin di Cavour è una storica bevanda tipica del torinese. Solitamente servita in piccoli bicchieri rotondeggianti, è preparata abbinando caffè, cioccolato e crema di latte. Si tratta dell’evoluzione di una bevanda ancor più antica in uso nel ‘700, ovvero la bavarèsia.
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