Grano antico ma con spiccate proprietà, la timilia è quasi scomparsa ma dovrebbe essere riconsiderata e riapprezzata. Vediamo insieme tutti i benefici e gli usi di questo grano antico.
Nome scientifico Triticum durum , la timilia è un frumento proprio come il grano che solitamente utilizziamo per le nostre preparazioni. La pianta che da origine a questi chicchi è molto resistente anche in terreni e climi sfavorevoli, cresce bene. Le sue radici sono molto forti e ben radicate, il gambo sottile e resistente può raggiungere il metro e mezzo d’altezza. All’apice di questo gambo troviamo una spiga allungata che da origine a chicchi ambrati e sottili. In effetti queste caratteristiche rendono la timilia, una tipologia di grano facile da coltivare e che non necessita particolari cure. Anzi a dirla tutta è un grano che si presta bene anche alla coltivazione biologica, oggi tanto ricercata.
Ma se le cose stanno così allora perché questo grano antico, oggi è poco conosciuto? La causa principale è la poca richiesta da parte delle grandi aziende. Una richiesta sempre minore, ha fatto si che queste coltivazioni si diradassero sempre più fino a divenire rare e pregiate. La lavorazione dei chicchi per ottenere la farina infatti, ancora oggi avviene con le macine a pietra, proprio come si faceva nei tempi antichi. Questa lavorazione da vita ad una farina dal colore grigiastro quindi una farina integrale e scura, che racchiude in se tantissime proprietà sorprendenti. Vediamo insieme come è possibile impiegare la farina di timilia, ma soprattutto perché farlo.
Essendo una farina poco lavorata, la timilia è ricca di proprietà organolettiche. Tra tutti gli elementi che la differenziano dalle altre farina, spicca la presenza di proteine che raggiunge quasi i 14 g ogni 100gr. Invece per quanto riguarda il glutine ha un basso indice glutinico e questa caratteristica lo rende più facile da digerire della farina classica. La sua maglia glutinica è molto bassa a differenza della farina di grano duro quindi nella lavorazione si preferisce miscelare questo grano antico con una parte di farina o semola, soprattutto quando si preparano i lievitati.
Tra le vitamine spiccano quelle del gruppo B, fondamentali per la prevenzione di malattie cardiovascolari, della pelle e neurologiche. Inoltre sono una buona fonte energetica e quindi ideali per fornire la carica necessaria per affrontare la giornata. Tra i minerali invece troviamo: zinco, ferro, fosforo, potassio, sodio e calcio. Questi minerali sono essenziali per la buona salute di ossa, denti, pelle e occhi. Inoltre collaborano al buon funzionamento del nostro organismo e quindi sono fondamentali per la salute.
La farina di timilia viene utilizzata oggi soprattutto il Sicilia per la preparazione di un pane tipico: il pane nero di Castelvetrano. Questo è realizzato soprattutto nell’omonima città ed ha un colore scuro, proprio come ci dice il nome, ed un profumo inconfondibile e particolare. Insomma una specialità da provare e gustare. Tuttavia questa farina scura è impiegata per la realizzazione di biscotti, dolci e altri prodotti caserecci. Non ci resta quindi che provarlo e iniziare a riscoprire un grano antico ma che in realtà potrebbe essere molto moderno.