Vi sarete posti anche voi infinite volte la stessa domanda: ma perché i tovaglioli del bar non puliscono? E se vi dicessi che non è quello il loro scopo? Venite a scoprire con me il loro utilizzo.
I tovaglioli del bar
Quante volte al bar ci siano innervositi cercando di pulirci con i tovagliolini presenti sul bancone. Un’infinità di volte! Ma se vi dicessi che non sono i tovaglioli del bar ad essere sbagliati, ma noi? Mi spiego meglio. Nel concetto comune un tovagliolo serve a pulirsi, e fino qui ci siamo. Ma i tovaglioli dei bar servono a non sporcarsi.
I normali tovaglioli infatti sono ideati con un potere assorbente più o meno presente. Quelli del bar invece, ne sono del tutto sprovvisti. Errore di fabbrica? No. In realtà sono stati creati appositamente con la loro composizione per uno scopo ben preciso: non far sporcare chi li usa. Per capire meglio di cosa stiamo parlando dobbiamo conoscere la storia dall’inizio.
Storia e utilizzo dei tovaglioli del bar
Verso l’inizio del 900 in Italia, iniziarono a comparire i tovaglioli che noi oggi conosciamo come “tovaglioli da bar”. Questi però si trovavano nelle pasticcerie. Perché nelle pasticcerie? Come abbiamo detto, lo scopo di questi tovagliolini non è quello di pulire, ma di evitare di sporcarsi. Prendere dolci zuccherosi come ciambelle o maritozzi con un normale fazzoletto, farà si che lo zucchero cada tutto e probabilmente ci ungeremo anche le mani con l’olio assorbito dal fazzoletto. Che dire invece di cornetti e brioche farcite? Prenderle con un normale tovagliolo farà si che la carta si appiccichi a contatto con le creme, e finiremo per sporcarci ugualmente o peggio ancora per mangiare della carta.
Ecco che entra in gioco il ritenuto “inutile” tovagliolo da bar. Inizialmente venivano usati tovaglioli più assorbenti, ma ci si rese conto dei disagi appena menzionati. Quindi si decise di utilizzare un materiale differente, ovvero la carta velina. Questa subisce un processo chiamato goffratura, cioè viene impressa sulla superfice un motivo che rende la carta velina più ruvida. Questo aiuta a limitare il contatto tra tovagliolino e mani, ma anche tra tovagliolino e cibo. Questo permette quindi ai dessert di rimanere integri, ma anche alle nostre mani di non sporcarsi.
I tovagliolini da bar oggi
Oggi troviamo questi tovagliolini, che dovrebbero essere da pasticceria, nei bar. Vengono però utilizzati in maniera impropria. Nel momento in cui sono presenti sul bancone o sui tavolini mentre sorseggiamo caffè, li continueremo ad utilizzare in modo improprio. Questo continuerà a causare uno spreco inutile ed aumenterà i danni ambientali.
I tovagliolini da bar infatti sono fatti con carta velina e non con normale cellulosa, quindi vanno gettati nell’indifferenziato e non possono essere riciclati. Tenendo presente che vengono utilizzati una sola volta prima di essere gettati, si fa subito a capire la grande quantità di rifiuti indifferenziati che si accumulano.
La scelta più saggia probabilmente, è quella di abolire o limitare l’uso di questi tovaglioli alla sola pasticceria, sostituendo i dispenser dei bar con normali tovaglioli assorbenti.