A partire dal 3 luglio 2024, tutte le aziende dovranno realizzare bottiglie con tappi attaccati: scatta l’obbligo dell’Unione Europea.
Da diverso tempo, le aziende si stanno conformando alle nuove direttive in merito alla realizzazione di bottiglie e bottigliette con il tappo attaccato. Dal 3 luglio 2024, però, scatta l’obbligo, da parte dell’Unione Europea, di produrre esclusivamente questa tipologia di bottiglie, al fine di evitare la dispersione della plastica nell’ambiente e di sostenere le pratiche di riciclo. Scopriamo, dunque, insieme cosa cambia a partire da tale data.
Tappi attaccati alle bottiglie, scatta l’obbligo per le aziende a partire dal 3 luglio
A partire dal 3 luglio 2024, Unione Europea fa entrare in vigore una nuova normativa che permetterà la vendita solamente di bottiglie in plastica con tappi attaccati: una misura molto importante, che ha come scopo principale quello di ridurre i rifiuti di plastica nell’ambiente circostante e sostenere il riciclo.
Il “tappo solidale“, così come è stato definito, induce le aziende a produrre esclusivamente bottiglie e bottigliette con tappi che, in sostanza, non si staccano dal contenitore, in modo da riciclare gli stessi nella plastica, senza correre il rischio che i tappi, poi, vadano dispersi nell’ambiente.
Già grandi brand molto importanti, come ad esempio Coca-Cola, si sono adattati a questo importante cambiamento, e, con essi, anche tanti altri marchi che producono acqua naturale, minerale e così via.
Tutelare l’ambiente partendo da un piccolo ma importante gesto
I tappi non si staccano dal contenitore ai quali sono fissati, grazie delle strisce di plastica che fungono da collegamento tra gli stessi.
Si tratta, dunque, di un piccolo gesto che, però, può fare la differenza sul piano ambientale, in quanto nel corso degli anni tantissimi tappi sono andati perduti nella natura, nell’ambiente urbano e hanno creato, di conseguenza, problemi di inquinamento da plastica molto importanti.
Anche se questa iniziativa non è stata accolta nel migliore dei modi, soprattutto dei consumatori finali che, in sostanza, hanno segnalato una sorta di difficoltà nel poter fruire delle bevande in assenza di bicchieri, ad ogni modo, rappresenta un passo molto importante in ottica di tutela ambientale.
Come ricorderete, infatti, Bruxelles già aveva imposto il divieto di vendita di vari prodotti realizzati in plastica monouso, tra i quali possiamo annoverare cannucce, Cotton fiocco, posate e piatti.
Tutte queste disposizioni, dunque, fanno capo all’Agenda ONU 2030 per l’economia circolare, per la quale il divieto è molto importante, in modo da evitare che si diffondono, in natura, sempre più rifiuti plastici. Le regioni italiane più interessate da questo cambiamento sono, sicuramente, la Lombardia, l’Emilia-Romagna, il Piemonte e il Veneto che producono, in base nazionale, il 70% della plastica.