Andiamo alla scoperta della Tajine, piatto tipico della cucina marocchina, dal sapore intenso e dalle origini misteriose: la storia e le curiosità su tale pietanza.
La Tajine è un piatto tipico della cucina marocchina, che racchiude in sé una storia ricca e sfaccettata, il cui fascino risiede nei suoi sapori intensi, ma anche nelle origini avvolte nel mistero. Questa pietanza, che prende il nome dalla caratteristica pentola di terracotta in cui è cucinata, funge da punto di incontro di diverse culture e tradizioni. Benché alcuni ritengano che abbia avuto origine nella Persia antica, altri la collegano all’Impero berbero del Nord Africa. A prescindere dalle sue vere origini, la Tajine è diventato un piatto, simbolo di ospitalità a livello mondiale. Scopriamo, dunque, insieme la sua storia e qualche curiosità.
La Tajine è un piatto tipico della cucina del Marocco, composto da ingredienti aromatici che sono presentati in una caratteristica pentola di terracotta, la cui forma conica è studiata per attuare una cottura lenta che preserva la succulenza di carne, pesce e verdure.
In sostanza, questa pietanza unisce, alla fine, vari sapori, che sono il frutto della fusione di diversi ingredienti, tra i quali possiamo annoverare le cipolle, l’aglio, lo zenzero, il coriandolo, il cumino e la curcuma: ogni ricetta della Tajine, dunque, si presenta come un vero e proprio viaggio nei profumi e nei gusti inconfondibili della cucina marocchina.
Esistono due tipologie di Tajine: quella destinata alla cottura, realizzata in una pentola di terracotta non smaltata e quella ornamentale, che funge, nei fatti, da vero e proprio oggetto di design, in terracotta smaltata.
La prima accompagna il processo culinario vero e proprio, la seconda, invece, decora gli ambienti con la sua bellezza.
Cucinare con la Tajine richiede dedizione e rispetto per la tradizione, per la quale ogni passaggio è importante, dalla pre-immersione della pentola per evitare che il cibo diventi acquoso, alla disposizione stratificata degli ingredienti.
I tempi di cottura, inoltre, si aggirano intorno all’ora e mezza, pertanto, se si vuole cucinare tale pietanza, la pazienza è fondamentale: inoltre, è importante non sollevare il coperchio per sbirciare all’interno, in modo da non deturpare la cottura che richiede, nei fatti, attenzione estrema.
Per coloro che vogliono effettuare esperimenti culinari, ad esempio aggiungendovi la salsa Chamoy, che fa parte della cucina messicana, si può ottenere, in tal senso, na inedita fusione di sapori, in quanto si va unire il dolce e il piccante in un connubio che esalta ulteriormente la complessità culinaria della Tajine.