Molte persone sono solite tagliare gli spaghetti col coltello, ma in realtà si tratta di una pratica da evitare: ecco il motivo.
Secondo il galateo, è vietato tagliare gli spaghetti con il coltello. Tale pratica, Ad ogni modo, può essere più diffusa all’estero in quanto per noi italiani e può essere considerato un vero e proprio scempio. Scopriamo insieme perché è stata imposta questa regola.
Spesso – all’estero – noi italiani assistiamo ad una scena alquanto impietosa: il taglio degli spaghetti con il coltello. Si tratta, dunque, di una pratica che non ci appartiene e che, per il galateo, è totalmente da bandire.
Certamente bisogna sempre considerare i contesti culturali e sociali in cui ciò avviene, però per le regole del galateo dunque è – per così dire – “sbagliato“. Sono delle ragioni specifiche che motivano questa sorta di avversione verso il taglio degli spaghetti mediante coltello.
In primis bisogna considerare la tradizione, che prevede di mangiare la pasta lunga semplicemente utilizzando le posate e non tagliandola, in quanto è concepito come un gesto poco garbato.
Inoltre, c’è da considerare il fatto che il gesto di avvolgere gli spaghetti intorno ai rebbi della forchetta è considerato un gesto molto raffinato ed elegante: tagliarli invece è una pratica grossolana.
Bisogna tener presente, inoltre, che il taglio dello spaghetto con il coltello va – in sostanza – ad alterare il gusto e la consistenza di questa pasta lunga e ad inficiare totalmente l’esperienza gustativa.
ci sono inoltre da tenere in considerazione anche altri aspetti in relazione a questa pratica che come vi dicevamo, è più comune all’estero.
In primis, l’abilità di mangiare gli spaghetti con la forchetta è molto importante, in quanto permette di capire che la persona che li state gustando ha in definitiva una padronanza della tecnica, ossia sa avvolgere per bene la pasta lunga intorno ai rebbi della forchetta.
Nel momento in cui però si va ad utilizzare il coltello per tagliarli e quindi per mangiarli spezzati, si dimostrerebbe. In sostanza, una sorta di incapacità in tal senso, nonché mancanza di eleganza.
Bisogna anche considerare il fatto che mangiare gli spaghetti con la forchetta è molto più pratico e veloce, rispetto a tagliarli e poi ad ingerirli spezzati, in quanto il processo diventa – sostanzialmente – più complesso, che, nei fatti, va a snaturare l’atto conviviale che si sta condividendo con altre persone.
Ci sono – però – delle eccezioni consentite, ad esempio quando si tagliano gli spaghetti per dar da mangiare ai bambini piccoli, che non hanno ancora la capacità di poter gestire la pasta lunga. Eccezione che può essere applicata anche per gli anziani o persone con disabilità che non sanno tenere la forchetta in mano o che semplicemente hanno difficoltà a masticare.