Molte persone scelgono l’acqua frizzante rispetto all’acqua normale. Negli ultimi anni, in effetti, il consumo di acqua frizzante è aumentato notevolmente e ha acquisito una certa popolarità.
L’acqua naturale è importante per la vita, ma quando contiene del gas diventa ancora più piacevole da bere. Aggiungendo una fetta di limone o di altri agrumi, l’acqua gassata diventa un’ottima scelta da abbinare a qualsiasi cibo, e rappresenta anche una valida alternativa alle bibite dolci, in quanto priva di calorie. Possiamo attribuire la sua invenzione al celebre scienziato Joseph Priestley.
L’acqua frizzante fa bene o male?
L’acqua mineralizzata rappresenta una buona fonte per soddisfare il fabbisogno giornaliero di minerali necessari al nostro organismo. A differenza dell’acqua minerale naturale, l’acqua mineralizzata o gassata ha anidride carbonica aggiunta.
Quest’ultima rende la composizione dell’acqua ricca di bicarbonati, i quali hanno un effetto benefico sulla digestione neutralizzando la secrezione gastrica. Anche se ha molteplici benefici, come la riduzione del colesterolo cattivo, l’aumento di quello buono e il rilascio di sali minerali, l’acqua minerale può rappresentare un rischio per coloro che soffrono di ipertensione, diabete o problemi renali.
Ciò è dovuto all’anidride carbonica che viene convertita in acido carbonico, il quale potrebbe danneggiare altri minerali del corpo e alterare il loro corretto funzionamento.
Aumento del consumo di acqua frizzante in Italia
Uno dei principali motivi di questo aumento è che i clienti attenti alla salute lo acquistano come valida alternativa alle bevande e ai succhi di frutta ricchi di zucchero.
Va ricordato che uno dei suoi ingredienti è l’acido carbonico e che viene chiamata anche acqua frizzante e acqua gassata o soda quando contiene del bicarbonato.
Diversi tipi di acqua frizzante
Anche se può sembrare curioso, la verità è che le acque gassate sono di molti tipi. Da qui l’importanza di leggere con attenzione l’etichetta di ciascuno di essi per saper riconoscere quello più adatto a noi in base alla sua “composizione”.
Infatti, “l’acqua minerale naturalmente frizzante, che contiene acido carbonico alla fonte, non è la stessa cosa dell’acqua a cui è stato aggiunto successivamente acido carbonico”.
Carbonatazione dell’acqua
Il termine “carbonazione “si riferisce alla percentuale di anidride carbonica sciolta nell’acqua gassata. Possiamo quindi trovare “acqua frizzante o gassata (per l’acqua gassata con meno carbonazione) e acqua gassata leggera, classica e densa”.
Perchè un prodotto richiesto da milioni di italiani potrebbe scomparire?
L’acqua frizzante è una bibita molto consumata e gradita in Italia. La notizia che vi daremo oggi è che questa acqua è sempre più scarsa e quasi ritirata dal mercato. Iniziamo col dire che il vero problema per cui non si trova più l’acqua frizzante sugli scaffali è la carenza di anidride carbonica.
Come abbiamo visto la gran parte delle acque effervescenti presenti sul mercato non sono tali per natura, ma sono unite all‘anidride carbonica, che conferisce loro la loro peculiare effervescenza. Ma da qualche settimana i fabbricanti di acqua minerale non sono in grado di reperire l’anidride carbonica di cui hanno bisogno per confezionare l’acqua frizzante sul mercato.
La carenza di anidride carbonica
In realtà, il problema è presente da tempo, ma ora è talmente evidente che diversi produttori sono stati obbligati a interrompere la produzione.
È il caso, ad esempio, del gestore dell’acqua Sant’Anna, uno dei primi a lanciare questo allarme qualche mese fa. Infatti, il primissimo a lanciare il segnale d’allarme è stato Alberto Bertone, della ditta Sant’Anna, che ha anche annunciato che smetterà di produrre acqua frizzante perlomeno fino alla fine di agosto.
Al momento l’anidride carbonica sembra essere non solo molto costosa ma anche introvabile. Un’accoppiata che non rende favorevole le presenza sugli scaffali dei supermercati di questo prodotto.
Il motivo è che molti distributori di Co2 preferiscono dedicarsi al mondo dei servizi igienici anziché a quello dell’acqua. Ad aggravare ulteriormente la condizione sono la crisi internazionale e la crescita dei costi. Infatti, anche il prezzo delle materie plastiche è aumentato, con una conseguente diminuzione della fabbricazione di bottiglie.
Carenza di conducenti professionisti
C’è poi la questione del noleggio dei camion e c’è una grave crisi di conducenti professionisti su scala internazionale. In sintesi, una serie di fattori correlati ha portato all’assenza di acqua gassata nei nostri supermercati.
Alla fine abbiamo anche una comunicazione del già citato Bertone: “Ho dovuto interrompere le linee di acqua gassata, il 30% della nostra attuale produzione. L’anidride carbonica non è più reperibile, i fornitori con cui abbiamo un contratto ci hanno spiegato che non è più vantaggioso produrla e hanno interrotto gli impianti”.