Non sarà facile fare la spesa economica e soddisfacente. Presto, i supermercati di tutto il Paese, faranno una brutta sorpresa ai loro clienti: prezzi triplicati per questi prodotti di largo consumo.
Hai mai notato che alcuni prodotti alimentari sembrano costare sempre di più ogni volta che vai al supermercato? Purtroppo, è una tendenza in aumento per alcuni prodotti particolari. Secondo i dati dell’Osservatorio di mercato di CSO Italy, ci sono dei prodotti il cui prezzo è triplicato negli ultimi mesi.
Ma quali sono questi prodotti e perché stanno diventando così costosi? In questo articolo, scopriremo insieme le ragioni alla base dell’aumento dei prezzi nel supermercato e quali alimenti dovrebbero essere evitati se si vuole risparmiare sulla spesa settimanale.
Secondo le statistiche dell’Osservatorio di mercato di CSO Italy, sono diversi i prodotti alimentari che hanno subito un aumento dei prezzi all’interno del supermercato. Tra questi prodotti troviamo soprattutto la frutta e la verdura fresca, il pesce e i latticini. In particolare, gli ortaggi sono stati quelli maggiormente colpiti dall’aumento dei prezzi con una crescita del 13,9% rispetto allo scorso anno.
La causa principale di questo aumento è da ricercare nella crisi economica provocata dalla pandemia di COVID-19 che ha ridotto l’offerta di alcuni beni alimentari come frutta e verdura fresca. Infatti, a causa delle restrizioni imposte per contenere il contagio da coronavirus molti lavoratori agricoli non sono riusciti ad arrivare nei campi lasciando così molte colture senza essere raccolte.
Inoltre c’è stato un forte incremento della richiesta in ambito domestico poiché sempre più persone scelgono di cucinare a casa invece che mangiare fuori ai ristoranti o pizzerie. Ciò ha portato ad un aumento della domanda dei beni alimentari con conseguente innalzamento dei prezzi sugli scaffali degli ipermercati.
Tuttavia, è importante sottolineare che non tutti i prodotti hanno subito lo stesso grado d’aumento: ci sono alcune categorie merceologiche dove si è assistito addirittura ad una diminuzione del prezzo: tra queste figurano principalmente le bevande analcoliche ed alcoliche e gli snack vari.
Secondo i dati elaborati dall’Osservatorio di mercato di CSO Italy sui consumi di frutta e verdura degli italiani, nel primo trimestre del 2023 è stato registrato un calo nelle quantità acquistate rispetto al 2019 e al 2022. In media, ogni cittadino italiano ha acquistato 4 kg in meno di frutta e verdura nei primi 3 mesi dell’anno rispetto al 2019 e quasi 2 kg in meno rispetto al 2022. Questa tendenza negativa sembra confermarsi anche per il resto dell’anno, poiché gli acquisti domestici di ortofrutta fresca sono diminuiti del 8% su base annua.
Ci sono diverse motivazioni alla base di questo calo nei consumi di frutta e verdura da parte delle famiglie italiane. Da un lato, vi è l’inflazione che ha fatto crescere i prezzi, portando ad un aumento della spesa per l’acquisto di ortofrutta; dall’altro, sembra esserci una diminuzione nella quantità di frutta e verdura acquistata. Questo vuol dire che i prezzi sono aumentati, ma nonostante la spesa maggiore, le persone acquistano meno frutta e verdura.
Inoltre, i dati relativi al carovita mostrano come i prezzi dei vegetali freschi (esclusi i tuberi) siano cresciuti del 13,9% rispetto all’anno precedente. Ciò significa che, considerando un confronto a cinque anni, il differenziale aumenta fino al +21%. Questo fenomeno ha fatto aumentare considerevolmente il costo della frutta e della verdura, che nel 2018 sono rincarate quasi di un quarto.
In sintesi, i dati relativi ai consumi domestici di ortofrutta fresca dei primi tre mesi del 2023 in Italia mostrano una tendenza negativa, con una diminuzione nella quantità di prodotto acquistato e un aumento dei prezzi. Ciò potrebbe avere effetti negativi sulla salute della popolazione, poiché la frutta e la verdura sono alimenti essenziali per mantenere uno stile di vita sano ed equilibrato.
L’aumento dei prezzi di questi prodotti nel supermercato dipende da diversi fattori. Innanzitutto, bisogna considerare l’inflazione che ha colpito il mercato negli ultimi anni e ha portato ad un aumento generale dei costi. La pandemia causata dal COVID-19 ha avuto un impatto significativo sull’intera filiera alimentare, dalla produzione alla distribuzione fino al consumo finale.
In particolare, le restrizioni imposte per contenere la diffusione del virus hanno causato difficoltà nella raccolta delle materie prime e nella spedizione dei prodotti sui mercati di destinazione. Ciò ha fatto aumentare i costi logistici e influenzato il prezzo finale al consumatore.
Altri fattori come le condizioni climatiche avverse o i problemi legati all’offerta (come una minore disponibilità di terreni coltivabili) possono incidere sulla quantità di prodotto disponibile sul mercato e quindi influenzarne il costo.
Infine, non si può escludere l’impatto delle dinamiche del mercato stesso: l’aumento della domanda o la riduzione dell’offerta possono far salire i prezzi in modo considerevole.
In sintesi, l’aumento dei prezzi di questi prodotti è provocato da diverse cause complesse che vanno dalle dinamiche del mercato alle problematiche logistiche dettate dalla pandemia passando per gli effetti del cambiamento climatico sulla produzione agricola mondiale.
Se vogliamo risparmiare al supermercato, dobbiamo prestare attenzione ai prodotti che acquistiamo. Alcuni di essi sono particolarmente costosi e rappresentano una voce di spesa importante nel nostro budget familiare.
Prestiamoci sempre attenzione ai nostri acquisti al supermercato se vogliamo risparmiare mantenendo comunque uno stile alimentare equilibrato ed adeguato alle nostre esigenze quotidiane.
Oltre alla frutta e verdura, ci sono altri prodotti alimentari che potrebbero subire un rincaro nei prossimi mesi nel supermercato. In particolare, i produttori di carne hanno già annunciato una possibile crescita dei prezzi a causa dell’aumento delle materie prime necessarie per la produzione.
Anche il latte e i suoi derivati potrebbero essere soggetti ad un aumento dei costi, poiché le aziende si stanno confrontando con maggiori spese di trasporto e logistica. Questo sarebbe dovuto al fatto che il costo del carburante sta aumentando in modo significativo.
Alcuni esperti prevedono anche un rialzo dei prezzi del pane e degli alimenti a base di cereali come pasta e riso. La ragione principale sarebbe l’andamento negativo delle previsioni meteorologiche: se gli eventi atmosferici estremi dovessero continuare ad avere luogo, la raccolta di grano potrebbe diminuire drasticamente.
Infine, non possiamo escludere il rischio di aumentare anche per le bevande alcoliche come vino e birra. Le ragioni possono essere molteplici: dal costo crescente della materia prima alle nuove imposte sulle bevande contenenti alcolici introdotte recentemente dal governo italiano.
Insomma, è probabile che moltissimi prodotti presentati nei nostri supermercati subiranno una variazione verso l’alto nei prossimi mesI; questo significa che dobbiamo prestare maggiore attenzione ai nostri consumatori ed effettuare scelte più oculate quando facciamo acquisti nel nostro negozio di fiducia.
L’aumento dei prezzi di alcuni prodotti alimentari nei supermercati italiani sta diventando sempre più preoccupante. Come abbiamo visto nel corso dell’articolo, tra i prodotti che hanno subito un rincaro significativo troviamo frutta e verdura fresca, carne e pesce. Questa situazione può avere conseguenze negative sulla salute delle persone, poiché potrebbe indurle a ridurre il consumo di questi alimenti fondamentali per una dieta equilibrata.
Tuttavia, ci sono alcune cose che possiamo fare per evitare di spendere troppo in spesa e mantenere uno stile di vita sano. Innanzitutto, dovremmo prestare maggiore attenzione alla stagionalità dei prodotti: comprare la frutta e la verdura fuori stagione comporta quasi sempre un costo maggiore rispetto ai periodi in cui tali cibi sono disponibili in abbondanza.
Si dovrebbe cercare di acquistare direttamente dai piccoli produttori locali o dai mercati all’aperto anziché nei grandi supermercati; questa scelta non solo è conveniente dal punto di vista economico ma garantisce anche una qualità migliore del cibo acquistato.
Infine, sarebbe opportuno anche considerare alternative vegetariane a piatti come hamburger o bistecche al fine di mantenere uno stile alimentare salutare ed eco-sostenibile. Seguire questi suggerimenti potrebbe aiutarci a risparmiare sui costi della spesa senza dover rinunciare alla qualità dei nostri pasti.