L’amore per il riso dei paesi asiatici è conosciuto da tutti. Ma non tutti sanno che proprio per la cottura di questo alimento, i giapponesi utilizzano un apposito macchinario. Scopriamo insieme il suihanki, il cuoci riso giapponese.
Qualche persona avanti con glia anni probabilmente ritiene questo attrezzo qualcosa di innominabile, e preferisce il metodo tradizionale. Ma quasi in ogni casa asiatica è presente uno strumento che permetti di cuocere il riso in modo molto semplice. Qualcuno probabilmente potrebbe ritenerlo inutile, ma la cottura del riso giapponese richiede un particolare processo che porta via circa mezz’ora di tempo. Insomma niente a che vedere con una piatto di pasta. Ora immaginate una donna in carriera che torna a casa e deve preparare il riso con questa lunga tecnica, la cosa sarebbe davvero pesante. Oppure una mamma che dopo una mattinata intensa deve anche impiegare tutto questo tempo per la cottura del riso, senza parlare del resto del condimento.
Ecco perché per molti è indispensabile avere in casa il Suihanki, ovvero il cuoci riso giapponese, ormai diffuso in tutto il mondo. Questo permette di cuocere il riso senza troppe preoccupazioni e poterlo avere pronto quando si torna a casa, oppure mentre si è impegnati in altre preparazioni. Con questo strumento è infatti possibile avere il riso pronto in 10/15 minuti, quindi metà del tempo. Ma non solo, ha la capacità di mantenerlo caldo per molto tempo. Non bisogna stare attenti a nulla, fa tutto lui, quindi si spegne automaticamente una volta pronto.
Oggi ne esistono tanti formati, dai più grandi ai più piccoli, dalla forma squadrata o rotondeggiante. Ma come ha avuto origine questo geniale strumento?
Siamo nel 1945 in Giappone e la rinomata azienda Mitsubishi da vita al primo prototipo di cuoci riso. L’azienda era nota già da molti anni nel campo navale, e da oltre 20 anni si era specializzata anche nella produzione di attrezzatura elettrica. Solo dopo si specializzò nella produzione di autovetture, dove ancora oggi è impegnata con successo. Nel 1945 dunque diede vita al primo prototipo che però non aveva lo spegnimento automatico e funzionava grazie all’ausilio di una bobina. Dopo oltre 10 anni Yoshitada Minami decise di perfezionare questo strumento, così nel 1956 insieme a Toshiba produsse la prima cuoci riso totalmente automatica.
Inutile dire che il successo fu immediato e negli anni ’80 questo strumento era già immancabile nella cucina degli asiatici. Ovviamente col passare degli anni la tecnologia è migliorata e così anche le cuoci riso hanno acquistato capacità sempre maggiori, così da divenire sempre più utili. Oggi infatti è possibile cucinare in esse non solo il riso, ma anche zuppe, carne, budini, cioccolata calda, legumi, torte salate, cous cous e molto altro ancora. Possiamo quindi dire che il Suihanki non è solo un cuoci riso, ma è uno strumento indispensabile in cucina, quasi un secondo chef.