In Italia c’è una strada del vino, che è anche un sito del patrimonio dell’UNESCO. Un luogo che ha completamente trasformato una regione precedentemente povera.
Come si è trasformata in una vera e propria locomotiva economica per il Paese.
Strada del vino
Le Dolomiti e le colline di Conegliano e Valdobbiadene sono due luoghi differenti ma entrambi sono stati riconosciuti dal patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.
Da un lato, ci sono le pareti sassose e scoscese delle montagne, e dall’altro versanti ripidissimi coltivati a vigneti. Tuttavia, questi due paesaggi distinti, il cui patrimonio è stato riconosciuto dall’Unesco, condividono l’orgoglio delle comunità locali che hanno preservato la storia e la cultura delle zone, dando vita a uno scenario straordinario.
Il Veneto è la sede perfetta per parlare di vino. Grazie a numerosi eventi organizzati nell’area espositiva di Lagazuoi Expo, tra Cortina d’Ampezzo e la Val Badia, possiamo far avvicinare sempre di più il turismo di montagna al Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, che è uno dei vini più rappresentati
Mentre il DOCG proviene dalle cantine di Valdobbiadene e dei dintorni, il DOC è prodotto in oltre 600 Comuni nel Nordest.
Il Consorzio di tutela organizza degustazioni ad alta quota, precisamente a 2.730 metri al Lagazuoi Terrace Bar. Ma se preferisci stare più in basso, puoi provare i prodotti locali al bar Caffè La Suite e alla pasticceria Embassy a Cortina d’Ampezzo.
Ma la storia del Prosecco Superiore DOCG ha origine nelle colline di Conegliano Valdobbiadene, un prezioso territorio situato a 50 chilometri a nord di Venezia e a 100 chilometri a sud delle Dolomiti.
Le vigne del Prosecco sono considerate tesori tra i sobborghi del Nord Est, paragonati alle cartoline inviate dagli dei. In pochi decenni, questa bevanda frizzante è diventata una potente forza economica, trasformando un’area povera in una locomotiva per sviluppo e progresso. I vigneti sono stati delineati da migliaia di famiglie locali, che hanno lavorato con cura e attenzione.
Filari preziosissimi
Il risultato è un prodotto di alta qualità, apprezzato da chi lo beve per la sua delicatezza e leggerezza. Il Prosecco è divenuto simbolo dell’italiana dolce vita, con oltre 100 milioni di bottiglie vendute nel 2022, evidenziando il suo immenso successo.
Da molto tempo, almeno dal Cinquecento, il vescovo Venanzio parlava della sua Valdobbiadene come la città in cui cresceva l’uva. Questo ha portato alla produzione di un vino di alta qualità che va protetto.
Se l’uva viene raccolta in una piccola area, è chiamata Cartizze ed evoca immagini di bicchieri eleganti di Belle Epoque. La coltivazione avviene in filari costosi che crescono sui pendii. Il Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG viene prodotto utilizzando il metodo Martinotti (o Charmat).
Esistono varie categorie di vini spumanti, come l’Extra Brut, il Brut, l’Extra Dry e il Dry. Se vuoi saperne di più, puoi rivolgerti alla Scuola enologica di Conegliano, fondata nel 1876 e la prima in Italia. La distribuzione del prodotto si estende principalmente nel Regno Unito, Germania, Svizzera, Francia e penisola scandinava. Ma ci sono anche mercati in crescita come gli Stati Uniti, il Brasile e infine l’Australia e la Nuova Zelanda.
In viaggio sulla strada del vino
Per vedere personalmente la zona dove viene prodotto questo vino, basta fare un viaggio di circa quaranta chilometri sul percorso della Strada del Vino. Questa strada è stata inaugurata nel 1966 e attraversa le colline dell’Alta Marca trevigiana
Lungo il percorso si possono ammirare i colli con la loro vegetazione selvaggia, sorgenti naturali, mulini romantici e numerose chiese di diversi stili architettonici come le pievi, abbazie romaniche e gotiche.
Ci sono molte cantine dove è possibile acquistare e assaggiare vini, come l’azienda Gemin di Valdobbiadene. Inoltre, la zona è piena di osterie tradizionali dove è possibile gustare uno spuntino accompagnato da un bicchiere di vino, ad esempio l’Antica Guizza a Conegliano. Secondo Elvira Bortolomiol, la prima donna a diventare presidente del Consorzio, la vigna è come la nostra casa e la sostenibilità ambientale è la priorità per il Prosecco DOCG.
Oltre alla purezza del vitigno, il territorio sta manifestando con forza il suo potenziale turistico. Da gennaio a luglio del 2022, infatti, le visite e le presenze di turisti a Conegliano Valdobbiadene sono cresciute del +61,8% e del +31% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il direttore del Consorzio, Diego Tomasi, commenta che questo è dovuto al fatto che queste colline non rappresentano solo vino, ma anche storia, arte e natura.