I taralli pasquali pugliesi sono un dolce appunto tipico della Puglia. Nel periodo di pasqua è usuale trovare ovunque questi taralli particolari, facilmente riconoscibili dalla loro copertura bianca. La particolarità di questo dolce è data dalla doppia cottura.
I taralli pasquali
Questo dolce tipico del periodo pasquale inPuglia, è molto particolare sia per il suo aspetto inconfondibile, sia per la sua preparazione davvero unica. Anche se all’aspetto potrebbero sembrare duri in realtà, se fatti nel giusto modo, si sciolgono in bocca lasciando un dolcissimo gustozuccherato.
I taralli pasquali pugliesi- wineandfood.it
Storia e leggenda dei taralli pasquali pugliesi
La storia legata a questo dolce sembrerebbe risalire addirittura, ai tempibiblici. La narrazione della leggenda dice che alcune donne seguirono Gesù fino a Gerusalemme. In occasione della Pasqua avevano preparato delle piccole ciambellebiscottate, com’era usanza.
Ciambelle biscottate-wineandfoodtour.it
Le vicende che vedono la sofferenza, fino ad arrivare alla morte di Gesù, fanno molto soffrire queste donne che piangono e versano molte lacrime. Quando vengono raggiunte dalla notizia della risurrezione del Messia, sono felici. Cercano nelle tasche e trovano i taralli che avevano portato, ricoperti ora delle loro lacrime. Queste si erano asciugate e trasformate in un velobianco molto dolce.
Nella ciotola della planetaria unire le uova con lo zucchero e il sale.
Montare fino a quando le uova non diventano chiare. Aggiungere ora bicarbonato e grappa.
Mentre la planetaria è ancora in funzione, aggiungere metà dell'olio evo. Inserirlo a filo così da non smontgare il resto.
Sostituire il gancio con quello a frusta e aggiungere poco per volta tutta la farina.
Quando la farina sarà ben inglobata, spostare tutto l'impasto su un ripiano pulito e cosparso con il restante olio che era rimasto da parte.
Impastare ora con le mani fino a che l'olio non sarà stato del tutto assorbito dall'impasto. Quando sarà pronto l'impasto creerà delle piccole bolle d'aria al suo interno che emetteranno un suono come simili a degli scoppietti.
Spostare l'impasto in una ciotola, coperta con un coperchio o un canovaccio, per 20 minuti.
Riempire una pentola capiente con abbondante acqua e portare ad ebollizione.
Prendere l'impasto e formare i taralli. Formare con le mani, arrotolando l'impasto, una specie di serpente, lungo circa 3/4 cm. Tagliamo tanti "serpentini" della lunghezza di 9/10cm. Arrotolare così da formare delle ciambelle.
Tuffiamo in acqua un paio di ciambelle alla volta, e scolarle quando saranno tornate in superfice. Continuare con tutte le ciambelle.
Adagiarle su un canovaccio, così che possano asciugarsi. TUTTA LA NOTTE.
Tagliare con la punta di un coltello, il laterale delle ciambelle, così da ottenere delle incisioni perpendicolari tutto intorno. Dev'essere leggera.
Riscaldare il forno a 220°.
Adagiare le ciambelle su una teglia ricoperta di carta forno e infornare: 220°/15minuti.Continuare la cottura a 170° per 15minuti.
Ed ecco pronti i taralli dolci.
La glassatura
Uniamo acqua e zucchero in una pentola e mettiamo a fiamma media fino a che lo zucchero non sarà ben sciolto. NON MESCOLARE MAI.
Sarà pronto quando, pizzicando lo zucchero si formerà un filo.
Aggiungere il succo di limone e togliamo dal fuoco.
Montare con le fruste fino ad ottenere un composto bianco.
Immergere i taralli solo su una faccia.
Far asciugare all'aria ed ecco quì i Taralli pasquali pugliesi sono pronti per essere gustati.
Note
I taralli possono essere immersi anche completamente nella glassa, così da ottenere un risultato ancora più gustoso. Inoltre possono essere realizzati in misure differenti, più grandi o più piccoli a seconda del proprio gusto personale.
Vini da abbinare
Questo dolce è tipicamente accompagnato da del vino sia bianco che rosso. Per rafforzarne il sapore, si abbinano bene a dei vini dolci e aromatici come ad es il Moscato di Sardegna o il Lambrusco. L’ideale è degustare il vino fresco, ad una temperatura tra i 10 e il 12 °c.
La cucina è espressione e creatività, permette di trasformare un'idea in vera e propria arte. Il cibo è vita e non mi stanco mai di parlarne. Scrivo per condividere quest'arte, scrivo perché la mia felicità sia la vostra.