I biscotti ricci sono biscotti a base di farina di mandorle dal cuore morbido. Vengono anche chiamati biscotti delle monache perchè sono proprio loro ad aver dato origine a questa ricetta. Vediamo da vicino la loro storia e la loro preparazione.
La ricetta di questi biscotti nasce all’incirca nel 1600 nel monastero del Santissimo Rosario, dove in occasione della visita del Duca Giulio Tomasi di Lampedusa, le suore inventarono questo dolce.
Ad oggi la tradizione legata a questi biscotti sta andando via via scomparendo e sono rimaste solo poche suore a produrre questi dolci nella loro versione originale. I pasticceri siciliani comunque, hanno ripreso la ricetta cercando di crearne una versione più simile possibile, così che oggi possiamo riprodurli anche a casa.
Questi biscotti sono ideali per celiaci e intolleranti al lattosio. Il loro nome viene dalla loro forma, appaiono allungati e con delle striature sopra che ricordano gli aculei dei ricci. Sono un dolce tipico della Sicilia e vengono preparati con 4 soli ingredienti: farina di mandorle, zucchero, scorza di limone grattugiata e uova.
La ricetta originale è un segreto, le monache di clausura la tengono ben stretta. La ricetta che andremo a vedere oggi quindi è una rivisitazione o un’interpretazione di tale ricetta altrettanto golosa e super semplice da preparare. Ricette simili le troviamo anche in puglia prendono però il nome di paste di mandorle e vengono fatti con forme differenti: rotonde e decorate con canditi.
Questi biscotti hanno un aroma delicato ma deciso, dato dalle mandorle e dalla buccia del limone. Un vino bianco dolce, delicato e aromatico si sposerà bene con questi biscotti. Un Passito di Pantelleria fa al caso nostro, vino prodotto nell’isola omonima, darà armonia ai sapori e ne accentuerà il valore.