Nell’entroterra ligure c’è un favoloso borgo medievale arroccato a 800 metri di altitudine e circondato da colline e vallate: stiamo parlando di Triora, meglio conosciuto come il paese delle streghe. Nel lontano 1500 alcune donne del luogo furono accusate di stregoneria e bruciate sul rogo, ma davvero terribile fu ciò che accadde dopo.
Se sei curioso, non ti resta che continuare la lettura.
Ci troviamo in provincia di Imperia, in quella striscia sottile di terra nota come Liguria. Proprio qui, in un luogo sospeso nel tempo, sorge il pittoresco borgo medievale di Triora, anche noto come il paese delle streghe e la Salem d’Italia.
Oggi è possibile ripercorrere la storia di questo paesino attraverso il Museo etnografico, aperto nel 2016 e collocato proprio all’ingresso di Triora. Questo museo raccoglie tutti gli oggetti e i documenti del più celebre processo contro le streghe avvenuto in Italia nel 1500, inclusa la ricostruzione di tutti gli interrogatori e delle torture subite dalle donne accusate di essere serve del Demonio.
L’antico castello, le mura di cinta e ancora qualche strega raffigurata qua e là rendono questo borgo molto suggestivo e quasi incantato.
Oggi, almeno apparentemente, le streghe non ci sono più a Triora, ma gli abitanti del posto per rendere questo borgo una meta turistica appetibile, hanno deciso di “sfruttare” la fama di paese delle streghe e dei reali fatti avvenuti nei secoli passati, per creare itinerari ad hoc.
Nello specifico gli itinerari delle streghe sono tre e sono contraddistinti da 3 differenti colori:
L’itinerario “art” parte dal Museo della stregoneria e ha come focus l’antica cisterna, l’antico forno, la grotta di Lourdes, Palazzo Borelli, la fontana Sottana e Largo Tamagni.
L’itinerario “curiosity” parte dal castello e arriva al Museo della Stregoneria, ma prima ha come tappe la Chiesa di Santa Caterina, il Poggio della Croce (un punto panoramico e romantico) e la grotta delle streghe (la cabotina) oltre alla Fontana Soprana.
L’itinerario “kids” è perfetto per le famiglie con bambini; è più breve e divertente e ha come tappe la grotta delle streghe, piazza Tommaso Reggio e la piazza antistante al Castello (Luchina).
Triora non è solo uno dei borghi più belli d’Italia (Bandiera Arancione), ma è noto soprattutto per essere il paese delle streghe. Tutto in questo borgo ricorda le vicende storiche avvenute nel 1587-89.
Correva l’anno 1587 quando 30 donne del villaggio furono ingiustamente accusate di stregoneria e di praticare magia nera. In realtà erano esperte non di incantesimi e pozioni magiche, ma di erbe mediche e curative.
Il fattore scatenante fu un’improvvisa moria del bestiame cui seguì una terribile carestia. Di questi eventi nefasti furono accusate le streghe e per porre fine ad ogni sventura si dice di torturarle con orrendi supplizi. Il luogo individuato dalle autorità del posto come covo delle streghe fu la Cabotina, dove pare le donne venissero a fare riti satanici e rituali di magia nera.
Una curiosità: il nome del posto, Triora, non è legato alle streghe, ma significa “tre bocche” e fa riferimento ai tre prodotti dell’economia del borgo: vite, grano e castagno.