Sulla Costiera Amalfitana ci sono tre cose che non mancano mai: il sole, il mare e le leggende. Sarà che questa terra è talmente meravigliosa da sembrare quasi un miraggio, ma qui fioccano racconti di ogni genere popolati di figure religiose, esseri demoniaci e persino antiche creature della tradizione greca. Basta fare tappa in uno dei tanti paesi sulla costa per incontrare uno o più episodi fantastici che hanno dato il nome a isole, scogliere e valli, oppure visitare luoghi di culto come la chiesa di Maria Assunta di Positano, una località dove la lista di miracoli, apparizioni e insidie non sembra finire mai.
Non solo: anche il suo circondario è piuttosto affollato, in particolare se si parla di Montepertuso e le Isole Li Galli. Qui sembra che nei secoli la zona non sia stata frequentata solo da celebrità antiche e moderne in villeggiatura, ma anche da divinità del pantheon latino, figure cardine della devozione cristiana e, più in generale, mostri terribili nati dalla fantasia dei marinai.
Scopriamo insieme quali sono le leggende più affascinanti da tenere a mente durante un soggiorno sulla costa di Amalfi.
Siamo nel XII secolo e una nave di monaci provenienti da Bisanzio sta solcando le acque blu del golfo di Positano. Apparentemente si tratta di un’imbarcazione come le altre, ma sta trasportando un carico molto speciale: una splendida icona della Madonna prodotta proprio nella capitale di quello che, ai tempi, veniva ancora chiamato Impero Bizantino.
Davanti alla città verticale improvvisamente si scatena una tempesta: sembra quasi che qualcuno desideri che il vascello non raggiunga la sua destinazione ancora ben lontana: e, mentre l’equipaggio cerca di tenere a bada le onde, una voce misteriosa scandisce queste due parole “Posa! Posa!”.
I monaci si guardano: nessuno di loro ha fiatato, eppure l’ordine perentorio risuona ancora nelle orecchie di tutti. Per farla breve, è un miracolo: a parlare è stata proprio l’icona che per qualche motivo ha deciso di terminare il suo viaggio e in men che non si dica riesce a sbarcare sana e salva in questo paese della Costiera Amalfitana.
Ancora oggi, a secoli di distanza, l’effige miracolosa può essere osservata nella chiesa di Santa Maria Assunta, dove c’è anche un quadro che fu commissionato per rappresentare e celebrare questa leggenda.
Nello sconfinato orizzonte del mare di Positano non c’è posto solo per le icone bizantine, ma è anzi abitato già dall’antichità da alcune importanti figure della mitologia greca. Si tratta delle sirene, favolosi essere metà donna che passano il tempo ammaliando i marinai che passano dalle Isole Li Galli per far affondare le navi. E l’altra metà? Sicuramente tutti conoscono l’immagine resa famosa in tempi moderni della coda di pesce, ma è meglio precisare che per i latini le sirene erano figure alate con tanto di zampe artigliate, come gli uccelli. È proprio da questa caratteristica che l’arcipelago prende il suo nome!
In ogni caso, non è importante com’erano fatte queste creature, ma piuttosto la leggenda che narra come un uomo ha potuto sconfiggere la loro influenza malefica. Stiamo parlando nientepopodimeno che di Ulisse, il celebre re di Itaca che da secoli percorre la letteratura, il teatro e il cinema nel suo lunghissimo viaggio di ritorno dopo le battaglie dell’Iliade.
Non poteva non passare anche dalla Costiera Amalfitana dove decise di mettere del cotone nelle orecchie del suo equipaggio, facendosi poi legare all’albero maestro della nave: in questo modo riuscì ad ascoltare il canto delle sirene senza incappare in una brutta fine.
La figura della Madonna è talmente affezionata a Positano che appare già in una leggenda del VI secolo, che la vede protagonista di una sfida contro il diavolo nell’imponente cornice di Montepertuso. La storia vuole che il demonio, geloso della devozione degli abitanti del luogo, decise di dimostrare la sua superiorità cercando di forare la roccia con le sue mani. Naturalmente l’impresa non gli riuscì e, per impedire che disturbasse ulteriormente i fedeli, la Vergine decise di intervenire personalmente: le bastò sfiorare il monte con il dito indice per creare un buco perfetto.
Naturalmente questo non andò giù allo sfidante che stava già minacciando varie ripicche quando si sentì mancare la terra sotto gli zoccoli: un versante del monte precipitò rovinosamente nel mare riducendo il diavolo così male che decise di lasciare perdere per sempre Positano e i suoi dintorni. Questo venne confermato sempre dalla Madonna che apparve durante una tempesta sotto forma di una figura luminosa che mostrò alla popolazione una sagoma a forma di serpente nel punto dove il demonio era caduto: segni che si possono vedere ancora oggi.
Insomma, se siete appassionati di storie curiose prenotate una vacanza sulla Costiera Amalfitana: scoprirete un mondo a metà fra verità e leggenda da vivere ogni giorno.