Domenica 14 maggio 2023 in Italia si festeggia la Festa della Mamma. Come molti lettori già sapranno, la data non è mai la stessa, ma è “ballerina” ovvero cambia ogni anno, ma cade sempre la seconda domenica del mese di maggio.
Nel resto del mondo la Festa della Mamma ricorre in altre date: la seconda domenica di ottobre in Argentina, la quarta domenica di maggio in Francia, il 12 agosto in Thailandia, il 21 marzo in Egitto e il 28 novembre in Russia solo per citarne alcune. Ma qual è la storia e la leggenda della festa della mamma? Se siete curiosi di scoprirlo, non vi resta che continuare la lettura.
L’origine e la leggenda della Festa della Mamma
Sin dall’antichità la figura materna è stata celebrata nel mese di maggio. Questa ricorrenza era profondamente sentita già in epoca pagana, al tempo degli antichi Greci e Romani. In particolare era consuetudine di questi popoli celebrare il culto della Madre Terra. Nello specifico i Greci celebravano a maggio il culto di Rea, la madre di tutti gli dei, mentre i Romani onoravano il culto di Cibele.
La “Festa della Mamma” in epoca pagana quindi segnava il passaggio dalla stagione invernale a quella della fioritura primaverile, quindi della rinascita a nuova vita della Natura.
Chi ha inventato la Festa della Mamma?
Quante volte i vostri figli o proprio voi lettori vi siete posti questa fatidica domanda? Questa ricorrenza è sempre esistita o è solo una delle tante festività inventate da geni moderni del marketing?
In realtà la moderna “Festa della mamma” è un’idea tutta femminile e si deve alla pacifista statunitense Julia Ward Howe che propose di celebrare la figura della mamma. Era il mese di maggio del 1870. Poco tempo fa un’altra donna Anna M. Jarvis rilanciò l’idea della “Festa della mamma”. Anna era profondamente legata a sua madre e quando quest’ultima morì fece di tutto per fare approvare la Festa della mamma. Grazie al suo impegno e alla sua tenacia per la prima volta nella storia il 10 maggio 1909 fu festeggiata questa ricorrenza così importante, così come oggi la conosciamo.
Anna M. Jarvis associò anche un fiore specifico a questa ricorrenza: il garofano bianco, ovvero il fiore preferito di sua madre. Ben presto questa ricorrenza varcò i confini americani giungendo nel Vecchio Mondo e in Oriente.
Celebrare la maternità
Nel 1914 grazie al Presidente degli Stati Uniti, Wilson questa ricorrenza divenne festa nazionale e fu scelta non una data fissa, bensì la seconda domenica di maggio.
In Italia solo nel 1956, ossia ben quarant’anni dopo, fu celebrata per la prima volta questa ricorrenza, grazie all’impegno di Don Otello Migliosi di Assisi.
In realtà nella nostra penisola la maternità era già stata celebrata ampiamente in epoca fascista. La giornata dedicata alla madre era però celebrata il 24 dicembre, ovvero il giorno della Vigilia di Natale che corrispondeva anche alla giornata del fanciullo. Per l’occasione erano premiate le madri italiane che avevano avuto più prole ossia più figli.