Chi non ha mai mangiato un toast come spuntino o pranzo veloce al lavoro? Si tratta di uno dei panini più amati di sempre. Semplice solo all’apparenza, tra quelle due fette di pane abbrustolite è possibile mettere “ogni ben di Dio”: dal dolce al salato e gustarlo dalla colazione alla cena. Conoscete la storia del toast e le più interessanti curiosità su questo alimento irrinunciabile?
Il toast non è un’invenzione moderna, ma è un alimento le cui origini affondano nella notte dei tempi. La parola deriva dal termine latino tostum che significa letteralmente “arrostito”. Sempre dalla stessa vocabolo latino deriva anche il termine inglese toaster che significa tostapane.
Il pane era uno degli alimenti più amati e più consumati dell’Antica Roma. Purtroppo però era di facile deterioramento però a contatto con l’aria entro poco tempo si induriva e diventava difficile da mangiare. Si scoprì che tagliando il pane a fette e arrostendole sul fuoco si poteva allungare il periodo di conservazione del pane. Questa modalità di “conservazione” del pane si attesta per la prima volta ai tempi dell’Impero Romano.
Fu solo però nel Quattrocento (più precisamente nel 1430) che troviamo la prima testimonianza storica di questo alimento. La vera svolta si ebbe nell’Ottocento. Nel 1893 Alan MacMaster inventò un macchinario capace di tostare le fette di pane, senza necessità quindi di tostarle sul fuoco o in padella. A quel tempo però l’elettricità era un lusso riservato ai benestanti ed era ancora sconosciuta alla massa. Di conseguenza questa invenzione non ebbe il successo sperato.
Nel 1919 Charles Strite perfezionò l’idea di MacMaster aggiungendo il timer e inventò così un elettrodomestico capace di tostare il pane e di far fuoriuscire automaticamente le fette una volta cotte. Era nato il tostapane moderno.
Non tutti i toast sono uguali. La differenza sta nella scelta del pane, nella farcitura e nella qualità degli ingredienti. Deve essere gustoso, ma non pesante. Croccante, ma non duro. Non bisogna esagerare con la farcitura. Solitamente anzi tagliare il pane in fette, si usano le fette di pancarré e si tostano su entrambi i lati.
Come farcitura si scelgono solitamente prosciutto cotto e formaggio (sottiletta o fontina). C’è chi aggiunge anche una foglia di insalata e delle fettine di pomodoro. Questo toast così preparato è perfetto per lo spuntino o per un pranzo veloce in ufficio.
Esistono toast con qualsiasi tipo di farcitura: pomodoro e mozzarella, prosciutto crudo rucola e scaglie di parmigiano, avocado e maionese, pancetta e aceto balsamico, formaggio philadelphia e prosciutto cotto, mortadella crema di pistacchio e granella di pistacchio.
Se si tratta del brunch, meglio optare per una versione dolce di toast farcito con burro d’arachidi e gocce di cioccolato fondente oppure frutta fresca e sciroppo d’acero o magari miele e ricotta.
Il modo migliore per cuocere i toast è nel tostapane. Se non avete questo comodo e piccolo elettrodomestico, potete scaldare le fettine di pancarrè in padella.
Anche il grande e famoso chef Niko Romito ha rivelato che adora mangiare toast come spuntino veloce a pranzo.