Le Grotte di Pertosa–Auletta sono una delle meraviglie del Salernitano Si tratta delle uniche grotte d’Italia dove è possibile navigare lungo un fiume sotterraneo, il fiume Negro, chiamato così proprio perché è “al buio” nelle profondità del suolo (dal latino niger che significa “buio”). Questo complesso di cavità estremamente affascinanti ed interessanti dal punto di vista naturalistico si estende per 3000 metri sotto i Monti Alburni. Ovviamente si naviga il fiume non a bordo di una barchetta a remi, ma su un’imbarcazione speciale trainata da un cavo d’acciaio e che conduce al percorso pedonale.
Le grotte sono composte da tre rami paralleli, di cui quello settentrionale è quello destinato ai turisti e gli altri agli speleologi. Per molti anni nella zona della caverna nota come Teatro è stato messo in scena “L’Inferno di Dante”.
Perché visitare le Grotte di Pertosa?
Secondo gli studi derivati dalle prime esplorazioni di queste cavità che risalgono al 1800, le Grotte di Pertosa erano abitate sin dall’età del bronzo medio. Sono estremamente importanti dal punto di vista storico poiché sono le uniche in tutta Europa dove sono stati rinvenuti resti di un villaggio a palafitte che risale addirittura a 3500 anni fa.
Grazie ai reperti rinvenuti (anfore, vasi, utensili vari), sappiamo che gli abitanti di queste grotte erano per la maggior parte pastori e che vivevano su palafitte. Tali importanti reperti sono oggi custoditi e visibili in alcuni dei più famosi Musei d’Italia come il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, il Museo provinciale di Salerno e il Museo preistorico etnografico di Roma. Gli studiosi fanno risalire l’origine di queste grotte a 35 milioni di anni fa. Come già detto in precedenza, si tratta delle uniche grotte in Italia che non sono marine ad essere percorse da un corso d’acqua, il Negro (o Tanagro).
L’ingresso è davvero suggestivo poiché avviene proprio a bordo di questa imbarcazione che per 200 metri vi lascia navigare il Negro fino ad arrivare alla grande cascata naturale. I visitatori resteranno incantati dai tanti cunicoli e anfratti e gallerie culminanti in favolose “sale” naturali come:
- la Sala delle Meraviglie,
- la Sala delle Spugne,
- la Sala dei pipistrelli (chiamata così proprio perché rifugio di migliaia di questi volatili)
- la Sala Grande (alta 24 m).
Famosa anche la scena di due rocce, una stalattite e una stalagmite, “che si baciano” davvero suggestiva.
Per visitare le grotte occorre la prenotazione al 0975 397037.
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