Conoscete le maschere di Carnevale della Toscana? Stentarello, Burlamacco e Ondina: sono tre le maschere carnevalesche più famose. Rispetto ad altre maschere del Carnevale italiano, sono sicuramente meno note, ma non per questo meno belle e meno interessanti. Siete curiosi di sapere l’origine di queste tre maschere toscane e la loro storia? Scopriamola insieme.
Stentarello, la maschera di Firenze
La maschera più antica del Carnevale toscano è quella di Stentarello. Questa maschera, originaria della città di Firenze, nasce nel Settecento dalla fervida fantasia e dal genio creativo dell’attore fiorentino Luigi Del Buono. A 25 anni entra nella compagnia teatrale di Giorgio Frilli e poi successivamente direttore dell’Accademia fiorentina dei Solleciti. Oggi fuori al suo teatro c’è una lapide in suo ricordo.
Nel 1791 Luigi del Buono lascia il suo lavoro di orologiaio per fare l’attore a tempo pieno e fonda una sua compagnia. Proprio in quell’anno crea la maschera di Stentarello. Secondo gli studiosi, è una maschera autobiografica poiché molti tratti fisici e caratteriali ricordano quelli del celebre attore settecentesco. Stentarello è mingherlino, con un naso pronunciato e importante, una fronte ampia e folti sopracciglia. Ancora oggi si usa il termine stentarello per indicare una persona magra, sciupata e denutrita.
Questa maschera era anche chiamato Porcacci di cognome per il suo linguaggio sboccato e le battute volgari e a doppio senso.
Sempre secondo gli studiosi, il creatore di questa maschera fiorentina si sarebbe ispirato per la sua creazione ad un mercante realmente esistito che soleva stare in via della Scala. Per quanto riguarda la personalità, Stentarello è sempre alticcio e ubriaco, è impulsivo, scanzonato, generoso e orgoglioso. Indossa una parrucca con codino all’insù, il tricorno e la giacchetta. Si schiera sempre dalla parte dei deboli e dei poveri.
Burlamacco e Ondina, le maschere del Carnevale di Viareggio
Tra le maschere del Carnevale della Toscana c’è anche Burlamacco. Questa maschera è originaria di Viarieggio. Rispetto a Stentarello, che è una maschera praticamente scomparsa e dimenticata, Burlamacco è molto famosa. Come la maschera di Ondina, Burlamacco nasce in tempi recenti, ossia nel 1930, dalla fantasia di Uberto Bonetti, uno scenografo, pittore e docente di Viarieggio.
L’origine del nome di Burlamacco si fa risalire al termine burla che significa scherzo tipico di Carnevale. Secondo un’altra versione, invece, deriverebbe da un canale di Viarieggio chiamato burlamacca. Secondo altri invece sarebbe ispirato ad un personaggio del Decameron di Boccaccio di nome Buffalmacco.
Il costume è un mix di ispirazioni varie poiché ricorda nel bottone quello di Pierrot e nel motivo a scacchi quello di Arlecchino. Il mantello è preso da Balanzone, mentre il cappello è di Rugantino.
Ondina, come si può dedurre dal nome e dal costume da bagnante, è una vacanziera che ama il mare e nuotare.