Per chi vive in Puglia e conosce il dialetto del posto, il nome potrebbe essere già un indizio. Per tutti gli abitanti di Bari e provincia è il fine pasto per eccellenza. Ma una volta scoperto di cosa stiamo parlando tutti quanti se ne innamoreranno. Scopriamo insieme gli sporcamuss.
Gli sporcamuss: storia
Partiamo dal principio, ovvero dall’inventore di questo dessert che ha fatto si che divenisse famoso in tutta Bari e provincia. Stiamo parlando di Pietro (Pierino) Lonigro, proprietario del locale “Sorso Preferito” proprio nella città di Bari. Diciamo che questo ristorante è ormai un icona a livello regionale e non solo, poiché i viralissimi spaghetti all’assassina sono nati proprio qui. Ma a detta del signor Lonigro le cose stanno leggermente in modo differente. Negli anni ’60 Pierino Lonigro lavorava nel famoso locale di Trani “Dancing La lampara“. Allora lavorava al fianco di un pasticcere coratino (abitante di Corato) che introdusse nel suo menù un nuovo dolce.
Questo dessert era composto da una sfoglietta calda ricoperta di zucchero con in mezzo crema pasticcera. Nel preparare il dolce a Pierino piaceva abbondare con la crema e il pasticcere lo riprendeva sempre dicendo
attenzione, che poi la gente si sporca il muso a mangiarlo.
In Puglia si ha l’abitudine di chiamare muso, la parte del viso vicino la bocca. Ma secondo Pierino Lonigro l’idea di golosità era proprio quella, la gente si doveva sporcare il viso mangiando. Quindi ebbe un pensiero che propose subito al pasticcere: “chiamiamoli Sporcamuss” (sporca muso). Inutile dire che ebbero grande successo e tornando a Bari, dove aprì il suo famosissimo locale, Pierino Lonigro rese famoso questo dessert in tutta la provincia.
Come si prepara il dolce barese?
Oggi il dessert è immancabile in qualsiasi ristorante barese, sia esso più o meno sofisticato. Ha un po’ cambiato veste e ad oggi viene proposto con una grande spolverata di zucchero a velo, proprio perché sporcarsi è d’obbligo. Ma se volessimo proporli in casa per i nostri ospiti prepararli è estremamente facile. Infatti avremo bisogno di una porzione di crema pasticcera o crema diplomatica (la possiamo ottenere semplicemente miscelando crema pasticcera e panna montata nelle stesse quantità). Altro fattore immancabile è la pasta sfoglia, possiamo prepararla in casa, ma molto più semplicemente possiamo acquistarla già pronta da cucinare. Per la preparazione dobbiamo procedere in questo modo.
Ritagliamo dalla sfoglia dei quadrati o dei cerchi e li facciamo cuocere in forno fino a doratura. A fine cottura saranno dorati e gonfi. Dopo averli fatti freddare completamente li tagliamo a metà e li farciamo con la crema pasticcera. Infine si spolverizzano con abbondante zucchero a velo. Nella versione di Pierino Lonigro non c’è lo zucchero a velo, ma una copertura di zucchero semolato che viene fatta “sciogliere” in forno dopo che il dessert e cotto per servirlo appunto caldissimo. Mentre nelle versioni moderne ormai questo dolce viene farcito non solo con ogni sorta di crema, ma anche con gelati e in ogni caso non può mancare lo zucchero a velo che deve rigorosamente sporcare il muso ad ogni morso. Insomma se siete in Puglia e più precisamente nella provincia barese non potete andar via senza assaggiare questo dessert.