Esaltano i sapori o semplicemente li arricchiscono. Le spezie rappresentano valore aggiunto nella cucina. Vengono usate per conferire un gusto particolare alle pietanze, ma possono essere utilizzate anche in bevande. C’è differenza tra spezie ed erbe aromatiche, perché queste ultime altro non sono che ingredienti utilizzati freschi o essiccati che impreziosiscono le pietanze, mentre le spezie, solitamente intere o in polvere, conferiscono ai piatti un gusto più deciso e, quindi, più incisivo.
Di origine vegetale, le spezie hanno una provenienza esotica. Provengono Paesi tropicali e vengono ricavate da piante: dalla corteccia nel caso della cannella, dalle radici nel caso dello zenzero, da boccioli nel caso di chiodi di garofano, ma anche da bacche e stiamo parlando de pepe e da frutti quando ci si riferisce alla paprica.
In origine usate non solo in cucina, ma anche per fini terapeutici
Hanno origini antiche e, inizialmente, venivano utilizzate soprattutto a scopo terapeutico, ma anche per aromatizzare pietanze, profumare cosmetici e non di meno per diffondere essenze nell’aria. Per quanto in alcuni Paesi, vedi ad esempio l’India, c’è un alto consumo di spezie, in Italia, invece, è molto contenuto.
Quali sono le più utilizzate
Ve ne sono davvero tante, ma alcune sono più note e anche più utilizzate, scopriamo di quali si tratta. Tra le tante: l’anice che viene utilizzata in semi o anche in polvere solitamente nella panificazione per arricchire pagnotte, ma anche in dolci e biscotti; la cannella, solitamente in polvere ha trovato la sua massima espressione nei dolci, soprattutto a base di frutta, ma anche in tisane e infusi; il cardamomo, invece, trova un uso perfetto sia in dolci, ma anche in primi e secondi piatti, grazie al suo aroma piccantino e anche leggermente agrumato; i chiodi di garofano insaporiscono la carne, sia arrosto sia stufata, ma sono ottimi anche nei biscotti o nel vin brulè.
Ogni spezia ha un uso specifico
L’elenco è lungo e l’uso che è possibile fare di ciascuna spezia diverso. Anche il Coriandolo, infatti, è molto noto e usato anche in Italia, per insaporire insaccati, carne e pesce, ma anche verdure; il cumino si presta bene sia per pietanze dolci sia per pietanze salate e non disdegna di essere abbinato ad altre spezie; la curcuma usata per realizzare un ottimo pane dal colore senape, si abbina perfettamente anche a carne e pesce, a zuppe, risotti e salse; il più famoso curry conferisce un sapore speciale al pollo, anche se è eccezionale anche per verdure e risotti; il ginepro viene aggiunto alla selvaggina, ma anche ad arrosti, patate e pesce; la nigella arricchisce prodotti da forno, ma anche di pasticceria, può essere usata anche tostata in insalate, pesce, carni e legumi; l’inconfondibile retrogusto della noce moscata regala a besciamelle e vellutate un’appetibilità unica e invitante; il papavero trova il suo perfetto utilizzo in dolci, biscotti e pane; la paprika viene usata indistintamente in piatti a base di carne e pesce.
Vi sono, poi, altre spezie più comuni e maggiormente utilizzate: il pepe, il peperoncino, la senape, il sesamo, la vaniglia e lo zafferano.