La cultura di un Paese passa anche attraverso ciò che si mangia. È inevitabile che la storia di una località sia segnata profondamente dalle tradizioni gastronomiche. Ogni realtà ha le proprie usanze anche a tavola e non di meno il Vietnam, per quando ha pietanze che sono ben distanti dalle abitudini e dal gusto degli italiani. Ci sono alcuni alimenti vietnamiti che, per quanto diffusi a livello locale e probabilmente ritenuti anche rinomati, lasciano quantomeno perplessi…
Il balut o anche uova fertilizzate di anatra è una specialità tipica. Consiste in uovo di anatra fertilizzato e sviluppato, bollito e mangiato direttamente nel guscio. Viene aperto il guscio e mangiato con l’aggiunta di sale, magari su foglie di coriandolo vietnamita, il rau ram. In realtà si tratta di embrione d’anatra, che dopo una ventina di giorni è maturo e consente di sentire in bocca il gusto di ossicini che scrocchiano sotto i denti.
La pizza vietnamita
Anche in Vietnam hanno una propria versione della pizza, per quanto lontana dai nostri canoni, rappresenta un piatto diffuso. E la pizza vietnamita o tiết canhè a base di arachidi, foglie di coriandolo, salsa di pesce e limetta, ma l’ingrediente principale è il sangue di anatra che deve essere assolutamente fresco.
Larve della palma di cocco
Un’altra pietanza tipica, ma quantomeno particolare per noi italiani, è a base di larve di palma di cocco. Crescono proprio su questa pianta e sono lunghe dai tre ai cinque centimetri. Si tratta di parassiti che praticano buchi all’interno della palma. La scavano fino a punto da costringere a tagliare la parte infestata, andando a recuperare i nidi di queste larve. Ebbene non vengono eliminate ma utilizzate per realizzare varie pietanze, la più nota è “larve che nuotano nella salsa di pesce. Vengono mangiate vive su una salsa a base di prodotti ittici.
Ratti alla griglia
Altra portata tipica è a base di ratti che crescono nelle risaie. Soprattutto nel periodo della raccolta del riso gli agricoltori sono soliti organizzare vere e proprie battute di caccia nel corso delle quali riescono a catturare fino a 100 animali per tana. Vengono cucinati alla griglia e immersi in un piatto di salsa di pesce con manghi verdi. Qualcuno ritiene abbiano un sapore molto simile al cervo.
Cicale fritte
A concludere questa carrellata di piatti tipici ci sono anche le cicale fritte. Si tratta di una pietanza che oltre a essere ritenuta gustosa dagli abitanti locali, viene consumata anche per i suoi effetti terapeutici. Vengono cucinate preferibilmente quando hanno appena mutato la cute, in quanto sembra che sia il momento nel quale hanno la consistenza più gradevole.