Prenotare le proprie vacanze a Specchia vuol dire partire alla scoperta di un borgo che vanta una storia antica, della sua arte e delle sue eccellenze culinarie, coniugando in una stessa vacanza le mille sfaccettature di questo territorio. Dai Messapi fino ai giorni nostri, infatti, Specchia è ancora in grado di regalare grandi emozioni, basta saperla scoprire.
Organizzare una vacanza a Specchia
Inserita a ragione fra i “100 Borghi più belli d’Italia”, Specchia è davvero un piccolo gioiello incastonato fra le colline del Salento, a metà fra il mar Ionio ed il mar Adriatico. Per questo motivo, pur trovandosi un po’ al di fuori dei soliti percorsi turistici, vale davvero la pena programmare qui una sosta di qualche giorno per scoprire il borgo ed i suoi dintorni.
La sua posizione, poi, la rende comoda anche per raggiungere altri luoghi di interesse del Salento, come la stessa Lecce, dalla quale dista circa 50 chilometri, Santa Cesarea Terme, Otranto o Santa Maria di Leuca raggiungibili tutte in circa mezz’ora.
L’offerta ricettiva, di certo, non manca e le strutture presenti sono in grado di soddisfare ogni esigenza di budget e di servizi. Vari sono i B&B presenti nelle immediate vicinanze del centro storico, così come è possibile prenotare presso uno degli appartamenti, sempre centralissimi, se si preferisce una vacanza indipendente, con la possibilità di cucinare autonomamente.
Per chi, invece, vuole essere coccolato non mancano gli Hotel nel Salento e gli agriturismi, dove approfittare anche per lasciarsi tentare dalle varie delizie culinarie a base di prodotti tipici. La scelta dipende, quindi, solo dai propri interessi.
Specchia, del resto, è un piccolo comune e prenotare nelle vicinanze del suo centro vuol dire proprio godere appieno di tutte le sue bellezze. Essendo inserita come una tappa dell’itinerario delle “Strade dell’Olio”, poi, essa vanta una tradizione enogastronomica notevole per cui scegliendo di soggiornare in una delle strutture turistiche del territorio è possibile approfondire anche questo aspetto che rende Specchia una meta di viaggio irrinunciabile.
Storia di Specchia attraverso la sua architettura
Il suo nome deriva da “Specchie” ovvero i cumuli di pietre, forse tombe di guerrieri o torri di avvistamento, dell’antica popolazione dei Messapi che abitarono questo territorio ancora prima dei Greci e dei Romani, lasciando tante testimonianze del loro passaggio.
Nel corso dei secoli, poi, Specchia è stata al centro di vivaci vicende storiche che hanno lasciato testimonianze tangibili negli edifici e nell’assetto urbanistico che ancora la caratterizza.
Il primo centro abitato nacque grazie ad alcuni contadini costretti a ritirarsi sulle colline per sfuggire alle continue incursioni dei Saraceni.
La struttura del borgo è tipicamente medievale, nella quale si possono riconoscere i vicoli stretti, le piazzette e gli edifici che si affacciano su di esse e che si trovano intorno al castello Risolo, il palazzo più imponente del paese.
Storicamente Specchia, fino agli inizi del 1800, passò sotto la proprietà di diversi feudatari: Normanni, del principato di Taranto e Aragonesi e a molti di loro sono intitolate le strade del borgo.
È piacevole passeggiare per le viuzze e scoprire ogni volta qualcosa di nuovo come, ad esempio, le sue architetture religiose. Fra esse vi sono il Convento dei Francescani Neri, del Cinquecento, con la chiesa annessa, la Cappella dedicata a Santa Caterina e una graziosa cripta sorretta da 36 colonnine, la Chiesa bizantina di S. Eufemia con l’abside rivolto ad est, dove sorge il sole e la Chiesa della Madonna dell’Assunta.
Non bisogna tralasciare, inoltre, una visita al frantoio ipogeo che testimonia l’antica tradizione locale nella produzione di ottimo olio extravergine di oliva.