Il nome di questo primo piatto porta subito l’immaginario del consumatore a Napoli. L’aspettativa è quella di trovarsi di fronte a un appetitoso piatto di spaghetti condito, magari, con la classica salsa di pomodoro. In realtà gli spaghetti napolitan sono tutt’altro e niente hanno a che fare con la tradizione italiana e men che mai con quella partenopea.
Si tratta, infatti, di una creazione tutta giapponese nella quale, la cucina yoshoku mette insieme una serie di pietanze e gusti stranieri riadattati ai sapori locali. Un miscuglio che dà origine a una pietanza assolutamente singolare.
Dove e quando nasce questa pientanza
Questo piatto nasce al termine della seconda guerra mondiale quando uno chef giapponese di nome Irie nel tentativo di soddisfare il palato delle truppe americane sul proprio territorio ha dato vita a questa stravagante creazione, pensando bene di mettere insieme l’esperienza personale, i sapori occidentali e le aspettative dei commensali. Una premessa è d’obbligo, visto che dato il periodo il cuoco non aveva a disposizione tutti gli ingredienti necessari e in alcuni casi s’è dovuto adattare alla situazione. Tra i prodotti che mancavano anche il pomodoro in scatola, da qui la necessità di utilizzare il ketchup.
Il nome trae in inganno visto che si tratta di una pietanza lontana dalla tradizione italiana
Per gli italiani, quelli più critici e rispettosi della tradizione, si tratta di un alimento ben distante dalla cucina tricolore, seppure da essa prende il nome e anche gli spaghetti. In questa pietanza che effettivamente prevede il particolare formato di pasta tanto caro agli italiani, viene contemplato un condimento singolare a base di ketchup insaporito con aglio e bacon, funghi in scatola e peperoni.
La preparazione di questo primo piatto
La preparazione prevede di far cuocere gli spaghetti oltre il necessario (scuocerli insomma) e farli raffreddare in frigo mentre si prepara il sugo. Quest’ultimo prevede di mettere in una casseruola la cipolla tagliata nell’olio e farla cuocere con l’aggiunta di prosciutto cotto (o bacon), insieme ai funghi e, volendo, anche i peperoni. A questo composto aggiungere zucchero ketchup e burro e far riposare qualche minuto. Solo dopo è possibile mischiare gli spaghetti e impiattarli per servirli a tavola.
La variante che risponde alle esigenze dei consumatori
Che piaccia o meno, anche questo piatto, tipicamente giapponese, per quanto risultato di un mix di diverse culture e tradizioni, ha subito delle variazioni e tra le altre è prevista anche la ricetta degli spaghetti napolitan con i wurstel. In questo caso il condimento è a base di pomodoro, ketchup, uovo a crudo e salsa tabasco.