A Napoli si sa, si mangia solo cibo di qualità. Ed è proprio facendo un tuffo nella cucina napoletana che abbiamo scoperto la curiosa ricetta di questo primo piatto: Spaghetti Faccia Gialla. Perché si chiamano così e come si preparano? Scopriamolo insieme.
Spaghetti Faccia Gialla
Immaginare di che colore è questo piatto è semplicissimo, è tinto di un bellissimo giallo vivo. Da cosa è dato il colorito e perché si chiamano “Faccia Gialla”? Andiamo per gradi e cerchiamo di capire il perché di questo strano nome.
Il nome di questo piatto è precisamente il soprannome che i napoletani hanno dato al loro patrono “San Gennaro”.
Nel 1305, l’allora re di Napoli, Carlo II D’Angiò, fece creare in onore di San Gennaro, una statua color oro, raffigurante il busto del martire. Il soprannome è quindi nato proprio da questo busto, non come offesa, ma come a ricordo del patrono.
Passiamo ora col capire il giallo nella pasta. Pomodori gialli del Vesuvio, alici di Cetara e peperoncino, questi sono gli ingredienti principali, nonché i responsabili del giallo nel sughetto dei nostri spaghetti.
Qualcuno penserà: ma io dove me li procuro questi ingredienti? Niente paura, i pomodorini gialli del Vesuvio possono essere sostituiti con i datterini gialli, di più facile reperibilità.
Le alici di Cetara, con qualsiasi tipologia di alici facilmente reperibili al supermercato. Il dolce del pomodoro insieme al salato delle alici e al piccante del peperoncino, viene maggiormente elevato da un crumble di taralli a fine cottura.
Ho catturato la vostra attenzione? Venite a preparare con me gli Spaghetti Faccia Gialla e deliziate i vostri ospiti.
Ricetta spaghetti Faccia Gialla
Equipment
- 1 padella capiente
- 1 tagliere
- 1 Pentola con i bordi alti
- 1 busta alimenti
- 1 mattarello
Ingredienti
- 500 gr spaghetti
- 60 gr olive nere
- 30 gr capperi sotto sale
- 1 spicchio d'aglio
- 500 gr pomodorini gialli
- 6 cucchiai colatura di alici
- 1/2 scorza di limone
- 1 pizzico zucchero
- 150 gr taralli
- q.b. sale
- q.b. peperoncino
- q.b. olio extravergine di oliva
- q.b. basilico
Istruzioni
- Iniziamo lavando accuratamente i pomodorini.
- Tagliamoli quindi in 4 parti.
- In una padella capiente, scaldiamo un giro abbondante di olio.
- Aggiungiamo l'aglio all'interno e facciamo imbiondire insieme al peperoncino.
- Tagliamo le olive nere denocciolate a rondelle e uniamole al soffritto e ai capperi.
- Passati un paio di minuti eliminiamo l'aglio e aggiungiamo i pomodorini.
- Cuociamo a fiamma viva per 5 minuti.
- Abbassiamo la fiamma, aggiustiamo con un pizzico di zucchero.
- Insaporiamo con le foglie di basilico spezzettate e mettiamo il coperchio.
- Continuiamo la cottura per un quarto d'ora a fiamma dolce, girando di tanto in tanto.
- Nel frattempo prepariamo una pentola con l'acqua e portiamo ad ebollizione.
- Raggiunto il bollore, saliamo l'acqua e cuociamo gli spaghetti al dente.
- Poniamo i taralli in una busta e schiacciamoli con un mattarello per creare un crumble.
- Scoliamo gli spaghetti al dente e poniamoli nella padella con il sughetto.
- Aggiungiamo l'acqua di cottura in quantità necessaria a far completare la cottura agli spaghetti senza asciugare eccessivamente il sugo.
- Quando gli spaghetti saranno pronti spegniamo il fuoco e aggiungiamo colatura di alici e scorza di limone grattugiata.
- Aggiungiamo anche un po' d'olio a crudo e mescoliamo bene.
- Impiattiamo e guarniamo ogni piatto con il crumble di taralli.
- Buon appetito.
Vini in abbinamento
Per rimanere in sintonia con il colorito del piatto, abbiniamo un bel calice di vino bianco. Un Arbore DOC Trebbiano è ciò che fa al caso nostro. Un vino bianco fermo dal sapore delicato e la finitura secca e armonica.
Altro abbinamento perfetto è il Cagliari DOC Moscato, come tutti i moscati, anche questo vino ha una finitura dolce che va a sposarsi perfettamente con il pomodorino giallo e contrasta il sapore deciso della colatura di alici.
Che sia dolce o secco, abbiniamo quindi un vino bianco dal colorito dorato e la boccata leggera, che aiuta a pulire il palato ed esalti il piatto.