Gli spaghetti all’assassina sono un tipo speciale di pasta, diversa dagli spaghetti al pomodoro, che si caratterizzano per essere piccanti, croccanti e bruciacchiati.
La loro preparazione richiede molta attenzione e rispetto rigoroso di tutte le regole. In particolare nella scelta della padella adatta, in quanto vengono cotti con la tecnica della risottatura.
La pasta è uno dei piatti più amati in tutto il mondo, eppure spesso si commettono errori durante la sua preparazione che ne compromettono il risultato finale. Ci sono diverse regole da seguire per cucinare la pasta al meglio, e in questo testo ne parleremo approfonditamente.
Innanzitutto, la scelta della pentola giusta è fondamentale. La pentola deve essere abbastanza grande da contenere l’acqua e la pasta, in modo che quest’ultima possa muoversi liberamente. La quantità di acqua deve essere almeno di un litro per ogni 100 grammi di pasta, e deve essere salata solo quando l’acqua inizia a bollire.
La pasta va immersa nell’acqua bollente quando questa bolle a fuoco vivo e mescolata spesso per evitare che si attacchi o che si formino grumi. In genere, il tempo di cottura è indicato sulla confezione, ma è importante fare attenzione ai minuti indicati, in quanto una pasta troppo cotta risulta molle e sfatta, mentre una pasta troppo al dente risulta difficile da masticare.
Una volta cotta, la pasta va scolata, preferibilmente tenendo da parte un po’ di acqua di cottura che potrà essere utilizzata per allungare il sugo o per creare un’emulsione con il burro o l’olio. In ogni caso, la pasta va sempre condita a caldo, in modo che il sugo possa aderire bene ad essa.
Infine, esistono alcune regole specifiche per alcune tipologie di pasta. Ad esempio, la pasta fresca richiede tempi di cottura più brevi rispetto alla pasta secca, e va immersa in acqua fredda per evitare che si rompa. La pasta integrale, invece, richiede una cottura più lunga e un po’ più di acqua rispetto alla pasta bianca.
La cucina della pasta sembrerebbe richiede precisione e attenzione alle regole. Tuttavia, si può ottenere un piatto delizioso e perfetto infrangendo quasi tutte queste regole. e questo avviene con la preparazione di un piatto tipico barese: gli spaghetti all’assassina.
Ma non preoccupatevi non servono le forze dell’ordine, ma di mantenere la calma mentre si procede nel “torturare” i nostri spaghetti in padella.
Ci sono due fattori che distinguono questa pasta dalle altre, entrambi legati al processo di cottura: la croccantezza degli spaghetti e il sapore forte del pomodoro che si amalgama alla pasta. La preparazione non è difficile, ma è importante seguire attentamente le istruzioni, vediamo dunque cosa occorre alla preparazione di questo tipico piatto barese e l’insolito processo di cottura.
Ci sono diverse opzioni di vino che potrebbero accompagnare bene gli spaghetti all’assassina, a seconda dei gusti personali. Tuttavia, in generale, alcuni vini che potrebbero essere una buona scelta sono ad esempio il Chianti.
Questo vino rosso toscano, fatto principalmente con uva Sangiovese, è spesso associato alla cucina italiana e si abbina bene con molti piatti a base di pasta, inclusi gli spaghetti all’assassina.
Un altro vino rosso italiano, il Barbera ha un sapore fruttato e leggermente acido che si sposa bene con i sapori intensi.
Se si preferisce un vino bianco, il Sauvignon Blanc potrebbe essere una buona scelta. Questo vino ha un aroma erbaceo e agrumato che può bilanciare la piccantezza della salsa.