Ci sono alcuni animali che, negli ultimi anni, sono stati messi in enorme difficoltà. Il rischio è l’estinzione. Ecco quali sono.
Ci sono degli animali che sono a rischio di estinzione. Alcun specie, infatti, rischiano l’estinzione in quanto stentano a sopravvivere in un ambiente diverso dal punto di vista climatico.
La biodiversità si definisce come le diverse specie di forme di vita presenti sul pianeta Terra.
Tuttavia, purtroppo, in questi tempi si sta assistendo a un fenomeno piuttosto allarmante che sta mettendo in difficoltà le varie specie terrestri.
In particolare, pare che progressivamente stiano scomparendo vegetali e animali a causa di alcuni elementi principali.
In primis, quindi, si potrebbe dare la colpa, in maniera sostanziale, all’inquinamento e al cambiamento climatico.
Un paio di esempi tangibili in questo senso, per esempio, sono la distruzione delle foreste pluviali e delle barriere coralline.
Una situazione che, prima di tutto, stando ad alcune fonti, avrebbe messo in difficoltà addirittura all’incirca 10 mila specie di vertebrati.
In particolare, secondo IUCN, cioè l’Unione internazionale per la conservazione della natura, oltre 40 mila specie di animali, al momento, rischierebbero l’estinzione.
Insomma, rispetto a una quindici di anni fa l’aumento è evidente, dato che si sarebbero aggiunte altre novemila specie a questa spiacevole lista.
A tal proposito, il Parlamento europeo, già da qualche anno, avrebbe cercato di delineare una nuova strategia proprio sulla biodiversità per il prossimo futuro.
La biodiversità, d’altra parte, è importante per svariati motivi. I vari ecosistemi, infatti, ci possono fornire diversi elementi da non sottovalutare.
Per fare solo qualche esempio, dunque, le piante possono convertire energia dal sole e, dal canto loro, gli impollinatori sono necessari per la riproduzione delle piante.
Insomma, come si può ben capire soltanto da queste poche righe, ogni elemento appartenente agli ecosistemi possiede una funzione molto utile.
In questo periodo, purtroppo, gli esperti ci fanno sapere che ci sarebbero altri animali che potrebbero scomparire tra non molto tempo.
La loro esistenza, peraltro, è messa a rischio giustappunto da alcune attività umane che incrementano anidride carbonica all’interno dell’atmosfera.
In particolare, i granchi, a quanto pare, sono sempre più vittime dell’inquinamento e dell’immissione prepotente di anidride carbonica.
In effetti, gran parte degli oceani si stanno inacidendo, dando, di conseguenza, del filo da torcere alla fauna e alla flora.
Così, in questo dato momento, a risentirne maggiormente sono anche certi crostacei.
L’acidificazione dell’acqua, infatti, sta facendo svanire il senso dell’olfatto dei granchi.
Questa mancanza, quindi, gli sta causando l’incapacità di procacciarsi del cibo, di accoppiarsi e persino di evitare i predatori.
A riferire tale notizia, nella fattispecie, è stato un gruppo di ricercatori dell’Università di Toronto.
Infatti, sarebbe il Granciporro, cioè uno dei più importanti granchi che vive nel Pacifico Nord-Orientale, a essere messo a dura prova da questa condizione.
Questo particolare granchio, quindi, avrebbe un estremo bisogno dell’olfatto per la sua sopravvivenza.
Cosima Porteus e Andrea Durant, cioè gli autori del suddetto studio, hanno affermato che il Granciporro avrebbe diminuito i neuroni che servono, per l’appunto, per l’olfatto.
Infatti, alcune cellule, se non vengono utilizzate spesso, tendono a ridursi con lo scopo di risparmiare energia.