Sai quali sono le conseguenze se mangi tutti i giorni i pomodori? Per chi soffre di gastrite potrebbe essere un frutto da consumare con moderazione. Vediamo le proprietà dei pomodori.
I pomodori, quei deliziosi e succosi frutti dal caratteristico colore rosso ,sono uno dei protagonisti indiscussi della cucina e della gastronomia in tutto il mondo, specialmente in estate. Originari del Centro e del Sud America, i pomodori hanno attraversato una straordinaria evoluzione che li ha trasformati da piccoli e dorati frutti selvatici a una vasta gamma di varietà coltivate in ogni angolo del pianeta. Vediamo la storia di questo frutto, i suoi benefici e le conseguenze se mangi tutti i giorni i pomodori.
Il pomodoro è un frutto originario del Centro e del Sud America, precisamente della pianta del solanum lycopersicum.
Il pomodoro, proprio come il mais, ha subito un’evoluzione significativa rispetto alla sua forma originale. In passato, sia il mais che il pomodoro erano molto diversi da come li conosciamo oggi: entrambi erano più piccoli e il pomodoro era molto meno rosso.
Il nome stesso del pomodoro, “xitomatl” nella lingua Azteca, che significa “grande tomatl,” ci offre un’interessante prospettiva. Il tomatl era una pianta più piccola con frutti verdi o gialli, simile a quella che oggi chiamiamo tomatillo. Il pomodoro originario aveva una colorazione dorata, che col tempo virò verso il rosso a seguito di innesti e selezioni.
Nonostante il cambiamento di colore, il nome “xitomatl” non ha subito modifiche ed è rimasto immutato nel tempo. Questo fatto ci testimonia l’importanza storica e culturale del pomodoro per le civiltà che lo hanno scoperto e diffuso.
Inizialmente, il pomodoro era classificato tra le specie velenose, e solo in seguito si scoprì che poteva avere proprietà afrodisiache. In Francia, fu addirittura chiamato “pomme d’amour,” ovvero “mela d’amore,” e ancora oggi, in certe regioni della Sicilia, viene chiamato “puma d’amuri” (pomo d’amore).
Si racconta che dopo l’introduzione del pomodoro in Europa, sir Walter Raleigh abbia donato una piantina carica di frutti alla regina Elisabetta, e l’abbia battezzata con il nome di “apples of love” (ancora una volta, il solito pomo d’amore). Questa storia ci mostra quanto il pomodoro fosse apprezzato e considerato un frutto speciale in passato.
Oggi esistono numerose varietà di pomodori, caratterizzate da differenti colori e utilizzi. Alcune varietà sono ideali per essere consumate crude in insalate, mentre altre sono preferite per preparare salse o centrifugati. La versatilità del pomodoro lo rende un ingrediente fondamentale in molte cucine in tutto il mondo.
Questa evoluzione della storia e delle denominazioni del pomodoro mostra come i frutti e i vegetali abbiano avuto un ruolo importante nella cultura e nella gastronomia delle varie civiltà. Il pomodoro, originario dell’America Latina, ha avuto un impatto significativo sull’alimentazione globale dopo essere stato introdotto in Europa nel XVI secolo e successivamente diffuso in tutto il mondo.
Oggi il pomodoro è un alimento basilare nelle diete di molte persone, grazie al suo contenuto di nutrienti, tra cui vitamina C, licopene e antiossidanti. Oltre a essere gustoso, offre numerosi benefici per la salute. Vediamo precisamente quali.
Il pomodoro è uno dei frutti più consumati, e questo lo rende una fonte importante di nutrienti per la nostra salute. All’interno del pomodoro, si trova una moderata quantità di carboidrati e zuccheri, ma ciò che lo rende prezioso è che questi zuccheri sono accompagnati da una giusta quantità di fibre e soprattutto di acqua. Questa caratteristica richiama le origini del nome azteco “citomatel,” che significa “ombelico pieno d’acqua,” poiché circa il 95% del pomodoro è costituito da acqua. Questo lo rende particolarmente indicato per migliorare il transito intestinale e aiutare chi soffre di stitichezza.
Oltre al basso contenuto calorico, 100 g di pomodoro forniscono solamente 18 kcal, ma ciò che lo distingue da altri frutti, è che è ricco di numerosi nutrienti essenziali. Tra questi, troviamo la vitamina A, la vitamina C, il betacarotene, il licopene, il magnesio e il potassio, solo per citarne alcuni. Questa ricchezza di nutrienti fa del pomodoro un alimento ad alta intensità nutritiva, ovvero un alimento che apporta molti nutrienti con poche calorie.
La prima qualità da sottolineare del pomodoro è l’alto contenuto di vitamina C. Con soli 100 g di prodotto, è possibile soddisfare fino al 30% della dose giornaliera raccomandata di vitamina C. Questa vitamina è fondamentale per la salute della pelle e per la formazione del collagene, ma svolge anche un ruolo importante nel contrasto delle malattie e delle infezioni, migliorando la cicatrizzazione e il recupero da infortuni. Dato che il nostro organismo non può autoprodurre la vitamina C, è essenziale assumerla regolarmente attraverso la dieta.
Un’altra sostanza presente nel pomodoro è il betacarotene, un carotenoide presente anche in molti altri frutti di colore giallo o arancione. Il betacarotene ha un effetto antiossidante su tutto l’organismo, ma si rivela particolarmente benefico per la protezione degli occhi e della vista. È particolarmente indicato per le persone anziane, in quanto aiuta a contrastare la degenerazione del cristallino che può portare alla cataratta.
Quindi il pomodoro è ricco di due potenti antiossidanti: il betacarotene e il licopene. Gli antiossidanti svolgono un ruolo importante nel contrasto dei radicali liberi, responsabili della degenerazione cellulare e dell’invecchiamento. Una dieta ricca di antiossidanti, come quella che include il pomodoro, può aiutare a prevenire la degenerazione cellulare e genetica, riducendo il rischio di sviluppare il cancro.
Il licopene è una sostanza unica e particolarmente importante presente nel pomodoro maturo, quando la clorofilla verde si converte in questo pigmento rosso intenso. Questo composto vegetale è noto per i suoi numerosi benefici per la salute e gli effetti protettivi contro varie patologie.
In linea generale, i pomodori sono considerati sicuri e ben tollerati dalla maggior parte delle persone, poiché non presentano particolari effetti collaterali o controindicazioni significative. Tuttavia, ci sono alcune eccezioni importanti da considerare.
Le persone che hanno allergie al nickel o alle solanacee dovrebbero evitare il consumo di pomodori. Le solanacee includono anche patate, melanzane e peperoni. Le allergie a questi alimenti possono causare reazioni allergiche, che possono variare da lievi irritazioni a gravi sintomi, a seconda della gravità dell’allergia. È importante prestare attenzione a eventuali reazioni dopo il consumo di pomodori e consultare un medico in caso di dubbi o problemi.
Inoltre, i pomodori possono peggiorare i sintomi della gastrite o della sindrome del colon irritabile in alcune persone. Queste patologie coinvolgono problemi gastrointestinali e il consumo di pomodori potrebbe aumentare l’acidità dello stomaco o causare irritazioni intestinali in soggetti sensibili. Se si soffre di gastrite o di sindrome del colon irritabile, è consigliabile consumare i pomodori con attenzione. Una possibile strategia per ridurre i rischi è eliminare la buccia e i semi dei pomodori, poiché queste parti possono essere particolarmente irritanti.
Inoltre, le persone con problemi di acidità gastrica dovrebbero fare attenzione al consumo di pomodori, specialmente se consumati in grandi quantità o a stomaco vuoto, poiché potrebbero causare bruciore di stomaco o disagio.