La pasta a fròcia (a frittata) è una delle pietanze più buone e contemporaneamente più facili da realizzare. E’ una pasta che nasce dal riciclo, ma che è diventato a tutti gli effetti un piatto da fare apposta. Oggi, lo si trova anche in quei banchetti che vogliono riprendere la tradizione sicula e vi assicuro che è la pasta che riscuote maggiore successo, perché piace sempre ad adulti e bambini! Mia mamma ce la faceva quasi ogni sera, eppure noi continuavamo a mangiarla e mangiarla e a mangiarla, senza stancarci mai. Provate e non vene pentirete!
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500 gr di capellini (io ho usalo quelli senza glutine)
3 dl di salsa di pomodoro già pronta
4 uova (almeno) codice 0 o 1 (cioè bio o allevate all’aria aperta)
pecorino grattugiato
pangrattato (ma io non l’ho messo)
olio evo
sale
Cuocete gli spaghettini in acqua abbondante e salata (quelli senza glutine hanno bisogno solo di 3 minuti). Scolateli al dente e conditeli con la salsa e del pecorino grattugiato (o parmigiano). Battete le uova con il sale e un’altra manciata di pecorino e amalgamate alla pasta.
Scaldate un filo d’olio in una padella antiaderente; cospargete il fondo della padella con un po’ di pangrattato e versatevi sopra la pasta. Livellate con un cucchiaio di legno la superficie e fate dorare da un lato, quindi quando si formerà la crosta, rivoltate la frittata di pasta e fate dorare anche dall’altra parte.
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– pasta e pangrattato devono essere rigorosamente senza glutine se cucinate per un celiaco;
– io ho fatto delle monoporzioni e ho usato 1 uovo ogni 100 gr di pasta e vi assicuro che, sebben 100 gr di pasta sembrino abbondanti, finirete la vostra frittata e ne vorrete ancora;
– io non ho aggiunto il pangrattato, ma la bontà non ne ha risentito;
– questa pasta a frittata è ideale per la pasta senza glutine perché non si noterà se si dovesse spezzare;
– siccome è una pasta che nasce come riciclo, il quantitativo di salsa è variabile, ma qualsiasi esso sia andrà bene lo stesso.