Negli ultimi anni, i cambiamenti climatici hanno portato dei cambiamenti impressionanti, la mancanza di piogge e di neve hanno contribuito enormemente alla mancanza d’acqua. E questo grava anche sulle coltivazioni. Ciò ha scatenato una vera e propria allerta siccità. Presto alcuni alimenti spariranno del tutto dagli scaffali dei nostri supermercati. Ecco quali.
La siccità negli ultimi anni sta mettendo in ginocchio molti settori alimentari, mentre i prezzi degli ortaggi, verdure e frumento lievitano di continuo. Il consumatore è costretto, a volte, a dover rinunciare all’acquisto, per il costo troppo elevato.
Questo sta accadendo un po’ in tutto il mondo: la causa principale è il cambiamento climatico, un problema che ha colpito tutti i cittadini nel mondo. Non essendoci più le tanto amate piogge, i campi sono asciutti e le coltivazioni hanno raccolti miseri o rovinati.
C’è anche chi purtroppo, per questa siccità, ha perso animali d’allevamento: pecore, capre, mucche etc. Insomma, la situazione non è affatto rosea, se non si fa qualcosa si rischia un peggioramento e la limitazione dell’acqua. Alcuni territori, anche in Italia, potrebbero addirittura rimanerne senza.
Allerta siccità: ecco quali prodotti alimentari spariranno
In Italia già c’è da tempo l’allerta siccità, la situazione è molto allarmante e forse spesso si tende a prenderla sottogamba. Già l’anno scorso le carenze di piogge hanno influito in modo considerevole. La maggior parte dei raccolti sono andati persi, e la mancanza di acqua dai fiumi è sempre maggiore, lo stesso per le dighe che dovrebbero accumulare acqua, in caso di emergenza.
Tutto questo poteva essere “risolto”, in passato, evitando di arrivare a questo punto molto critico. Bastava prendere le giuste precauzioni, fare attenzione agli sprechi di acqua. Soprattutto da parte degli agricoltori.
In molti paesi infatti, sono stati adottati dei metodi specifici per le irrigazioni: l’acqua viene centellinata, con dei gocciolatoi, e l’irrigazione è limitata solo ad alcuni orari definiti e programmati. Tutto questo per evitare sprechi eccessivi.
Lo stesso discorso vale per gli allevamenti, anche questi messi in ginocchio, e si rischia di non trovare più alcuni prodotti alimentari in commercio.
Questi prodotti diventeranno introvabili
Questo allarme mondiale dei cambiamenti climatici, con le piogge meno frequenti, ha colpito molto il settore commerciale alimentare, c’è stata un escalation di conseguenze che hanno recato seri danni anche al consumatore. Con le produzioni ridotte di ortaggi, verdure, frutta, frumento e molto altro ancora, i costi d’acquisto sono aumentati notevolmente, non permettendo più a molte persone di consumare alcuni generi alimentari.
Oltre al danno, la beffa: il nostro paese considerato tra i primi al mondo del settore agricolo, è stato costretto ad acquistare prodotti stranieri, e questo ha portato ad un maggiore rincaro negli ultimi mesi.
Ultima trovata strategica per sopperire a queste mancanze, è stata l’introduzione del “cibo del futuro”: gli insetti, per esempio, alimento non gradito dalla maggior parte della popolazione terrestre.
Non da meno, se non ancor più grave, è la produzione degli alimenti di origine animale: questi prodotti, tra pochi anni, sparirà completamente dalla commercializzazione se, i Governi dei vari stati nel non mondo, non prenderanno le giuste precauzioni per il futuro. Si rischia seriamente di dover rinunciare a molti prodotti.
I prodotti con la scadenza per la siccità
Dopo anni di mancanza di piogge, il clima impazzito con temperature fuori dalla norma. Il caldo eccessivo, che si presenta anche di inverno, porterà alla sparizione di alcuni prodotti alimentari. Ma quello che di più preoccupa, è che tra non molto rischieremo di non trovare più vari prodotti di largo consumo.
Si sta pensando ad un’alimentazione alternativa, con prodotti geneticamente trasformati, una cosa che preoccupa molto a livello globale. Ci sarà un cambiamento che riguarda il nostro nutrimento alimentare, ed è inevitabile. Saremo costretti a mangiare cibo che fino a poco tempo fa consideravamo inaccettabile. Entrando nello specifico, visto la situazione che ha colpito molto il nostro paese, alcuni prodotti spariranno dai nostri supermercati.
Con l’allerta siccità in corso, che non da segnali di arresto, gli allevamenti e l’agricoltura sono in condizioni estreme, non riuscendo a nutrire in modo corretto gli animali, e l’acqua che scarseggia per le irrigazioni dei campi, già mancano alcuni prodotti dal commercio.
Il latte, per esempio, è considerato tra quei prodotti in via d’estinzione, e questo vale anche per i suoi derivati, come formaggi e mozzarella. Infatti, alcune aziende, hanno pensato di prolungare la conservazione del latte, passata da sei a dieci giorni, bloccando la produzione del latte fresco.
Una decisone presa negli ultimi giorni, visto che la maggior parte del latte, andava in scadenza restando nei banchi vendita dei supermercati. Una soluzione pensata per evitare il continuo spreco di latte, visto che da alcune statistiche effettuate, emergevano dati significanti, in molti preferiscono acquistare il latte a lunga conservazione. Questo ha permesso ad alcune aziende italiane, di mettersi in linea con le leggi vigenti in Europa.